Gabriella Ceraso e Alessandro Guarasci – Città del Vaticano, da vaticannews.it
Al termine della preghiera mariana dell’Angelus, il Papa dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, ha espresso nuovamente la sua vicinanza a quanti nel mondo in questo momento stanno soffrendo per l’epidemia di coronavirus e a tutti coloro che se ne prendono cura:
Sono vicino con la preghiera alle persone che soffrono per l’attuale epidemia di coronavirus e a tutti coloro che se ne prendono cura. Mi unisco ai miei fratelli Vescovi nell’incoraggiare i fedeli a vivere questo momento difficile con la forza della fede, la certezza della speranza e il fervore della carità. Il tempo di Quaresima ci aiuti a dare tutti un senso evangelico anche a questo momento di prova e di dolore.
Vicinanza e preghiera costanti
Non è la prima volta che Francesco si fa prossimo a quanti stanno lottando nei letti d’ospedale e in corsia per far fronte ad un’epidemia che dalla Cina, in poco più di un mese fa, ha raggiunto il mondo con oltre 100mila casi confermati e quasi 3500 vittime. Il 13 febbraio scorso al termine dell’udienza generale, il Santo Padre aveva rivolto “una preghiera per i fratelli cinesi”, “che trovino – aveva detto – la strada della guarigione il più presto possibile” e successivamente il 26 febbraio ancora una volta in occasione dell’udienza generale, aveva ricordato malati, operatori sanitari e autorità assicurando a tutti la sua vicinanza nell’impegno al contrasto dell’epidemia.
In Italia spostamenti limitati da Lombardia e 14 province
C’è il “vincolo di evitare ogni spostamento” in Lombardia e in 14 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Marche. Il premier italiano Giuseppe Conte stanotte ha firmato un decreto che limita le possibilità di movimento nelle zone più colpite dal Coronavirus. Non è un “divieto assoluto”, ha spiegato. In sostanza, sarà possibile muoversi per lavoro, emergenze e motivi di salute, ma la polizia potrà fermare i cittadini e chiedere loro perché si stiano spostando nei territori più a rischio. “Mi assumo la responsabilità politica di queste decisioni”, ha detto Conte. La Regione Veneto ha parlato di misura “sproporzionata”.
In Cina crolla hotel usato per la quarantena
La Cina, da dove è partito il Coronavirus Covid-19, ha registrato un totale di quasi 81 mila contagi, anche se il 70% di questi è guarito. Ma la giornata di ieri è stata funestata anche dal crollo improvviso di un hotel a Quanzhou, nel Fujian, usato per la quarantena con decine di persone intrappolate sotto le macerie. Le ultime notizie parlano di sette i morti. In piena notte sono stati mobilitati più di mille pompieri in una lotta disperata contro il tempo, quando il bollettino si è fermato a 38 persone salvate e trasferite in ospedale, mentre i dispersi risultano ancora 28.
In Francia e Germania aumentano i contagi
In Francia, sono aumentati, nelle ultime 24 ore, a 949 i contagi. Lo ha annunciato il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon, aggiungendo che i morti sono 16. Il presidente francese Emmanuel Macron presiederà oggi un nuovo consiglio di difesa all’Eliseo per fare il punto sulla situazione del Covid-19. In Germania, il quinto Paese al mondo per numero di contagi, i casi sono saliti a 684 in Germania. Al momento non si registrano vittime.
Peggiora la situazione in Iran
Sempre molto difficile la situazione in Iran. E’ salito a 145 il bilancio delle vittime. Più di mille infezioni sono state confermate dalle autorità portando il totale dei contagiati a quasi seimila. Il maggior numero di casi si registra nella capitale Teheran, seguita da Qom. Ora il governo teme che un fattore di contagio siano le vacanze per il Capodanno persiano.
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