Per la seconda volta dall’inizio della pandemia, i ministri dell’istruzione dei 27 Paesi Ue si sono confrontati in una videoconferenza circa le proprie “esperienze nell’istruzione a distanza e hanno discusso possibili soluzioni per la valutazione, la laurea e l’iscrizione all’istruzione superiore”. “La Commissione continua a sostenere gli Stati membri dell’Ue nella loro lotta contro le conseguenze di vasta portata della pandemia di coronavirus su scuole e università”, spiega oggi una nota da Bruxelles, tra cui “nuove possibilità di finanziamento strutturale che possono essere utilizzate per sostenere l’istruzione a distanza e garantire pari accesso a un’istruzione di qualità per tutti”. “La situazione attuale presenta un reale pericolo di disuguaglianza educativa per gli studenti e famiglie provenienti da contesti svantaggiati”, ha commentato Mariya Gabriel, commissaria per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù. “Condividiamo le migliori pratiche e mobilitiamo tutti i nostri strumenti per impedire che il divario digitale si allarghi”, ha esortato, oltre a rendere noto di star lavorando “alla preparazione del piano d’azione per l’educazione digitale” che non potrà non trarre dalla crisi attuale insegnamenti “essenziali”.

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