“Stiamo pregando nella basilica vaticana, che sorge sopra la venerata tomba dell’apostoli Pietro e accanto al luogo dove si estendeva Circo di Nerone, il luogo dove è stato martirizzato Pietro durante la feroce persecuzione di Nerone, tra il 65 e il 67 d.C.”. Lo ha detto il card. Angelo Comastri, arciprete della basilica vaticana, al termine del Regina Coeli tramesso in diretta streaming dalla basilica di San Pietro. “Pietro aveva una personalità piuttosto debole, lo vediamo dai Vangeli”, ha fatto notare il cardinale: “Eppure affrontò con eroismo il martirio. Certamente diceva: ‘Non ho paura di morire, perché Gesù è Risorto e ormai la morte è vinta’. Era sicuro di condividere con lui la vittoria sulla morte”. La Risurrezione di Gesù, che contempliamo nel primo Mistero glorioso, ha proseguito Comastri guidando la recita del Rosario, segna la nascita di “una nuova umanità, già disseminata su di noi con il santo battesimo”. Il secondo Mistero della Gloria ci presenta Gesù che sale al cielo “e ci aspetta per la grande festa”, ha commentato il cardinale: “E la vita è il tempo per prepararci a questo meraviglioso incontro”. Il terzo Mistero glorioso ci presenta Gesù che manda lo Spirito Santo che discende sugli apostoli raccolti con Maria nel cenacolo: “Li trasforma in coraggiosi missionari del Vangelo, la Pentecoste continua anche oggi, anche in questo momento”, ha assicurato Comastri. Il quarto Mistero della Gloria ci fa contemplare Maria Assunta in Cielo: “In lei si compiono perfettamente le parole del Magnificat: Dio rovescia i potenti e innalza gli umili”. Il quinto Mistero glorioso, ha concluso il cardinale, “ci presenta il mistero bello del Paradiso, dove Maria è regina degli angeli e dei santi e dal cielo ci protegge e prega per noi e ci aspetta nella festa dei santi”. Infine, l’invocazione a San Michele Arcangelo, come aiuto “contro la perfidia e le insidie del demonio”.

 

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