La “Challenge contro la fame”, il più grande evento sportivo globale dedicato alle imprese, diventa temporaneamente digital nella sua terza edizione in Italia. Grazie alla collaborazione con SquadEasy, piattaforma internazionale impegnata a promuovere “il gioco di squadra” e il benessere dei dipendenti d’azienda (200.000 utenti coinvolti finora), Azione contro la fame ha messo a punto una App che mira a coinvolgere, contemporaneamente, il mondo del business in Italia e in Francia in un grande impegno comune teso, da un lato, a incoraggiare il ritorno all’attività sportiva dopo il lungo lockdown e, dall’altro, a consentire a milioni di bambini malnutriti di ricevere cibo e acqua pulita nell’emergenza coronavirus. Le imprese italiane potranno aderire (entro il 29 maggio) a una nuova iniziativa di team building dedicata al proprio personale e, allo stesso tempo, sostenere le attività promosse da Azione contro la fame in 47 Paesi del mondo, per contrastare la malnutrizione infantile. I team di ogni azienda, nel pieno rispetto dei provvedimenti anti-assembramento vigenti e in “modalità safe”, potranno scaricare SquadEasy sul proprio smartphone e inserire un codice dedicato: dirigenti, quadri e impiegati, principianti o veri sportivi, potranno, così, impegnarsi nelle tre discipline previste: corsa, camminata e ciclismo. Con team costituiti da un minino di due fino a un massimo di dieci persone, dall’8 giugno al 3 luglio, i partecipanti dovranno percorrere un numero maggiore di chilometri rispetto agli altri atleti “avversari”. L’App rileverà le performance, generando una classifica. I partecipanti, oltre a beneficiare della ritrovata forma, saranno anche protagonisti di un vero e proprio “gioco di ruolo”. Oltre a “misurarsi” su performance sportive, diventeranno per un mese operatori umanitari approfondendo, tramite quiz sull’accesso all’acqua in Giordania, Repubblica Centrafricana e Madagascar. I fondi raccolti finanzieranno programmi che hanno a che fare con acqua, igiene e servizi igienico-sanitari. A livello internazionale in 12 anni, grazie al coinvolgimento di 10.000 persone e di circa 200 aziende, l’evento “fisico” ha raccolto 10 milioni di euro, offrendo a oltre cibo terapeutico a 350.000 bambini malnutriti.
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