“Nell’apprendere la notizia del decesso del caro cardinale Renato Corti, desidero esprimere a lei e all’intera comunità diocesana, come pure ai familiari del compianto porporato e a quanti lo hanno conosciuto e stimato, la mia vicinanza, pensando con affetto e ammirazione a questo fratello che ha servito il Signore Gesù e la Chiesa con dedizione esemplare e delicatezza d’animo”. Lo scrive Papa Francesco nel telegramma di cordoglio inviato a mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, per la scomparsa del suo predecessore, il card. Renato Corti. “Penso con gratitudine all’intenso ministero spirituale e pastorale da lui profuso senza risparmiarsi, anzi consumandosi per il Vangelo, dapprima nella nativa arcidiocesi di Milano, in particolare nella formazione dei seminaristi e dei sacerdoti e come vicario generale, e poi per lunghi anni come mite e saggio pastore di codesta Chiesa novarese”. Il Pontefice aggiunge: “Penso altresì al suo genuino amore per la missione e al ministero della predicazione che ha esercitato con grande generosità, in tutto animato dal desiderio appassionato di comunicare il Vangelo di Cristo. Elevo la mia preghiera al Signore affinché, per intercessione della Beata Vergine Maria, accolga questo fedele servitore e insigne pastore nella celeste Gerusalemme, e di cuore imparto a quanti ne piangono il distacco terreno la benedizione apostolica, con un pensiero speciale per chi lo ha amorevolmente assistito e accompagnato negli ultimi tempi”.
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