Di Nicolas Abbrescia
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Uno sguardo attento sulle prospettive d’impiego delle risorse comunitarie, presenti e future, al fine di rilanciare la provincia più meridionale delle Marche. Questo è l’oggetto dell’incontro “il futuro dei fondi europei: opportunità per il Piceno”, che si è svolto ieri pomeriggio nell’aula magna di Palazzo Vannicola in Porto D’Ascoli, sede del distaccamento della facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche.
L’incontro, moderato dal presidente del CLF di San Benedetto D’Ignazi, ha visto la presenza del presidente della provincia Piero Celani, che ha ribadito l’importanza della formazione e dell’Università nel contesto temporale oggetto di dibattito e di discussione: il settennio 2014 – 2020, in cui le idee dovranno essere concrete e attuabili. Dopodiché è intervenuta la dott.ssa Matilde Menicozzi, dirigente del servizio Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro della provincia, che ha esplicato le modalità d’uso del Fondo Sociale Europeo, figlio dei trattati di Roma del 1957 e principale strumento finanziario dell’Unione volto a sostenere l’occupazione degli Stati membri.
Non sono mancati relatori d’eccezione, ad esempio l’ing. Bedini, direttore di Tecnomarche e del prof. Gianluca Gregori, preside della facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona, assente giustificato all’incontro, ma che ha onorato comunque la sua partecipazione con un intervento telefonico: “Siamo come Paese uno di quelli che organizzano meno i fondi europei, molto spesso li bistrattiamo, ma non è il caso della provincia ascolana per fortuna. Invece, proprio dalla Comunità Europea ci sono possibilità notevoli di acquisire risorse, ed è una fonte che va sviluppata e incrementata. Per fare questo sono necessarie delle competenze, in cui ogni
persona deve essere in grado d’interfacciarsi”, sono le parole del prof. Gregori, in collegamento dalla LUISS di Roma.
Il tratto di maggior interesse dell’incontro è stato l’intervento dei ragazzi del corso di formazione in “Euro Progettista”, che hanno esaminato i contesti 2007-13 e 2014-2020, i bandi e gli interventi relativi alle imprese, in settori fondamentali quali agricoltura, ambiente, ricerca, innovazione, formazione, pesca, cittadinanza, sistema imprenditoriale, cultura e turismo. Quest’ultimo settore ha suscitato molto interesse al pubblico presente e anche a noi dell’ancora on line. A tal proposito abbiamo intervistato Marco Falà, che ha relazionato su questo settore.
Marco, quali sono i trend e le opportunità del turismo in questo 2013 di “Maligna Crisi”?
“La maligna crisi non vi è per il turismo, non è un settore in crisi a differenza di altre economie. Il turismo presenta ancora un segno positivo, sia per l’Italia, sia per il Piceno. Il trend ci è dato dall’invecchiamento della popolazione, da un cambio generazionale del modo d’intendere il turismo e di viaggiare. L’opportunità per il nostro territorio sono infinite, molteplici e praticamente abbiamo di fronte tutta la fascia di un turismo di una certa età, che non è stata mai sfruttata appieno, oppure ci sono grazie alla Comunità Europea i progetti volti a favorire il turismo per venire incontro a queste nuove opportunità. Io ho parlato brevemente del progetto Calypso che non viene sfruttato al meglio nel nostro territorio, che mira da un lato, a favorire il turismo da parte di persone che hanno problematiche diverse: anziani, persone con ridotte capacità motorie, oppure persone indigenti. Il progetto Calypso mira a promuovere questo tipo di turismo e dall’altro favorisce la destagionalizzazione delle strutture turistiche e dell’afflusso, potendo sfruttare le strutture ricettive della Riviera e dell’entroterra per quasi tutto l’anno”.
Nel tuo intervento hai toccato diverse volte il turismo accessibile, che raramente è segnalato nei principali testi di settore. Cosa rappresenta questo tipo di turismo nel contesto della provincia Picena?
“Il turismo accessibile nel contesto Piceno è una grande opportunità poco sfruttata. Qui viene in aiuto la Comunità Europea che può favorire il riammodernamento, la messa in regola e a norma di strutture alberghiere obsolete. È importante muoversi all’interno dei finanziamenti europei, per cogliere meglio le occasioni e aiutare la PMI (piccola e media impresa, ndr) a fare in modo di facilitare l’afflusso di questo tipo di turismo che pone sì delle problematiche, ma fattori da sfruttare appieno. È sempre un’opportunità che va colta in questi periodi di crisi e non va sottovalutata assolutamente”.
Concludiamo segnalando il numeroso pubblico presente, formato da esponenti dell’associazionismo, docenti, studenti e giovani, questi ultimi destinatari e portatori di questi progetti europei. Da menzionare anche il lavoro dei ragazzi del corso di formazione Hostess & Steward che si sono occupati impeccabilmente del servizio accoglienza. Per maggiori informazioni circa il convegno e il materiale utilizzato: www.eurosportelloascoli.eu e info@eurosportelloascoli.eu
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