Mentre tutto il mondo della scuola in Italia si prepara a cominciare il nuovo anno tra entusiasmi e polemiche, dall’altra parte del globo, a Nusabaruku, zona di villaggi di pescatori nelle Isole Salomone, si inaugura un istituto primario per i bambini che hanno difficoltà a raggiungere ogni giorno in barca la cittadina di Gizo. A raccontare della scuola dedicata a “San Giovanni Bosco” che ha di recente aperto le sue classi con oltre 200 studenti, dalla prima alla quinta elementare, è il numero di settembre della rivista per ragazzi “Il Ponte d’Oro”, edita dalla Fondazione Missio (www.missioitalia.it). Nella rubrica “Viaggio in” si descrive come la diocesi di Gizo, guidata dal vescovo monsignor Luciano Capelli, missionario salesiano, sia stata protagonista di quest’iniziativa, grazie anche al contributo di molti benefattori locali e di Paesi esteri.
Il mensile dedica la copertina al pericolo di estinzione che gli indigeni stanno correndo nella foresta amazzonica: “Sos indigeni” è lo slogan scelto per il titolo, a sottolineare la richiesta di soccorso lanciata dalle popolazioni autoctone. Il rischio è dovuto non solo al dilagante coronavirus, ma anche alle scelte che alcuni governi fanno in nome di profitti e interessi di pochi, senza tenere conto che disboscamento, attività estrattiva nelle miniere, costruzione di strade e dighe portano alla distruzione dell’habitat naturale della maggior parte degli indigeni e favoriscono il proliferare di nuove malattie. Temi importanti e complessi, trattati nel dossier a misura di bambino, senza banalizzazioni.
Tra gli altri contenuti proposti, la rubrica “Intervista impossibile” presenta la figura di santa Corona, vissuta nel II secolo d.C. e oggi più che mai invocata in varie parti del mondo come santa protettrice nelle epidemie. I fumetti sono dedicati a Pauline Jaricot, laica che presto sarà beatificata e che ha fatto la storia della missione universale e delle Pontificie Opere Missionarie, fondando nel 1822 l’Associazione per la propagazione della fede, poi diventata opera “pontificia” un secolo dopo, per volontà di papa Pio XI.
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