GROTTAMMARE – Dal reale al virtuale, per superare l’emergenza sanitaria: così la Città di Grottammare non perderà l’appuntamento con il Mese della Partecipazione.
Il tradizionale calendario novembrino dedicato agli incontri con la cittadinanza è in via di definizione per quanto riguarda date e appuntamenti, ma è già certo che le assemblee si svolgeranno in modalità remota utilizzando la piattaforma telematica Go To Meeting, che è stata essenziale nei mesi del lockdown per proseguire la vita amministrativa dell’ente e per mantenere i contatti tra l’Amministrazione comunale e le attività turistiche, economiche e culturali della città.
Le assemblee saranno raggiungibili anche per chi non possiede smartphone, tablet o computer, dal momento che la piattaforma permette la partecipazione pure in chiamata da un normale telefono.
Il servizio Partecipazione sta lavorando all’organizzazione di tre incontri con la cittadinanza, a partire dal 9 novembre. Nel calendario che verrà reso noto nei prossimi giorni, inoltre, non mancheranno gli appuntamenti culturali promossi dall’associazione “I luoghi della scrittura“.
“Nonostante ci aspettano settimane difficili, non vogliamo rinunciare all’occasione di incontrare i cittadini come avviene da anni attraverso le assemblee partecipative – dichiarano il sindaco Enrico Piergallini e la consigliera delegata alla Partecipazione Stefania Fares -. Non importa se non potremo farlo in presenza: ci viene in soccorso la tecnologia, che ci mette a disposizione programmi di videochiamata in remoto molto stabili ed efficaci per gestire gli incontri. In un periodo in cui l’ombra di un nuovo lockdown crea timori e incertezze nella comunità, il Mese della Partecipazione avrà un compito ancora più importante per stringere la cittadinanza in un momento così delicato.”
Rispettata in pieno la normativa anti contagio, fa capolino l’occasione di allargare la platea partecipativa ai più giovani.
“Portare la partecipazione di Grottammare su un piano completamente digitale è sicuramente una sfida – proseguono gli amministratori -, non solo in termini tecnologici ma anche generazionali. Utilizzare il digitale per incontrarsi potrebbe essere un’occasione per invitare molti cittadini meno giovani a compiere un passo in avanti verso una più completa informatizzazione e a favorire, al contempo, l’ingresso a queste assemblee virtuali a una fascia più giovane della città, che con i nuovi strumenti ha maggiore confidenza e dimestichezza”.
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