“L’attacco nella cattedrale di Notre Dame a Nizza, con tre persone uccise, viene qualificato dal sindaco della città francese come atto terroristico.
Il ministero dell’Interno aveva previsto il rischio di attentati a siti religiosi, tanto da aver rafforzato la sorveglianza di chiese e moschee”. Lo ricorda Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), che esprime vicinanza alla comunità cattolica francese e condanna l’ennesimo atto terroristico, “pregando per le vittime e i feriti”. Acs ricorda anche “la necessità di un confronto franco, civile e non superficiale con l’Islam”, secondo cui, “prevenzione e repressione criminale sono le sole risposte per gli islamisti estremisti, soprattutto per i responsabili dei reati, senza ipocrite o implicite giustificazioni”. “Ma a ciò deve affiancarsi la consapevolezza che la risposta al radicalismo che strumentalizza la religione e colpisce la persona non può essere la rivendicazione di una malintesa ‘libertà’ di espressione, che giunga all’offesa e al dileggio dei simboli di fede, di qualunque confessione”.
Infine, Aiuto alla Chiesa che soffre si attende dagli intellettuali e dai media europei “più coraggio nella denuncia degli estremismi, soprattutto quando perseguitano singoli fedeli o pacifiche minoranze religiose, e al tempo stesso una netta presa di distanza da quel laicismo che, in nome della libertà, viola i diritti naturali di singoli e gruppi e offende il sentimento religioso: un errore non si combatte mai con un errore di segno contrario”.

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