“L’Azione cattolica italiana accoglie davvero con gioia e gratitudine la notizia che Rosario Livatino sarà dichiarato beato e don Antonio Seghezzi venerabile”. Lo afferma Matteo Truffelli, presidente nazionale di Ac. “Tutti gli aderenti dell’Azione cattolica, in cui Livatino è cresciuto e si è formato alla fede e ai principi di responsabilità, coerenza e sacrificio che l’hanno portato a compiere il proprio dovere fino al martirio, hanno nel ‘giudice ragazzino’ un saldo punto di riferimento, un esempio di cosa significhi mettere la propria fede a servizio del tempo in cui abitiamo, confidando nell’umanità”. Truffelli aggiunge: “Il suo impegno per la giustizia e la sua dedizione al bene e alla verità rappresentano un modello straordinario e al tempo stesso molto concreto e ‘ordinario’ per i laici di Ac, e in modo particolare per i giovani: come lui, ciascuno di noi può trovare nella quotidiana traduzione della fede in scelte concrete la strada per quella ‘santità della porta accanto’ a cui siamo chiamati”.
“Siamo davvero felici che accanto al riconoscimento del martirio di Livatino siano state riconosciute anche le virtù eroiche di don Antonio Seghezzi, assistente dell’Ac bergamasca morto a Dachau per aver scelto di seguire i propri giovani in montagna, nei giorni bui dell’occupazione nazifascista. Anche la vita di don Antonio, come quella di Rosario, racconta un modo di essere Chiesa dentro le pieghe della storia, a servizio dell’umanità, radicati nel Signore”. Il presidente nazionale di Ac conclude: “Rosario e don Antonio: due figure in cui risplendono i tanti volti che concorrono a fare la grande storia della nostra associazione”.

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