DIOCESI – Le parrocchie spesso e volentieri sono luoghi dove si sviluppa la socialità e nei quali si dà vita a significative esperienze di collaborazione. Un esempio di tutto ciò è costituito dall’esperienza del giornalino parrocchiale “Segui la notizia” stampato presso la parrocchia San Benedetto Martire. Cristiana Marconi e Alessandro Ribeca, educatori dell’AC, ci spiegano come è nata l’idea di dotare la parrocchia di questo strumento: «Tutto è partito da “Segui la notizia”, ovvero lo slogan scelto per l’Iniziativa Annuale 2020/2021 dell’Azione Cattolica che invitava i ragazzi a tenere d’occhio la Buona Notizia del Vangelo attraverso il canale del giornalismo. Per questo, quando c’è stato il lockdown, abbiamo pensato insieme al parroco don Guido Coccia di coinvolgere il gruppo dei giovanissimi – ovvero i ragazzi da 15 anni in su – nella realizzazione del giornalino parrocchiale dove abbiamo inteso dare voce prima di tutto proprio a loro e poi abbiamo pensato di dare spazio a tutte le realtà della parrocchia».
Coinvolgersi in un’esperienza è il miglior modo di imparare e dal risultato sembra che i ragazzi si siano dati un gran da fare per questa nuova e bella iniziativa, dando spazio a fantasia e libertà. Spiegano ancora Cristiana e Alessandro: «Fino ad ora si sono interessati alla nostra proposta quindici ragazzi che hanno scelto il titolo del giornalino, la periodicità, i temi da affrontare, ecc. Nel primo numero che abbiamo editato i ragazzi si sono interessati al tema della pace, declinandolo in più modi: chi ha scelto il tema della pace nella musica, chi nella filosofia, chi nel cinema, chi ha voluto commentare la lettera del Papa per la LIV Giornata Mondiale della Pace. Poi, ad esempio, delle ragazze hanno voluto realizzare delle interviste ad alcune persone della parrocchia e non. Non è mancata una riflessione sullo scambio della pace che per via del covid in tutte queste settimane non abbiamo potuto fare».
L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dal parroco don Guido Coccia che sul primo numero del giornalino, prendendo spunto da un passaggio del Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace del 2012, si è rivolto ai giovani con queste parole «Vogliamo investire sui giovani perché loro hanno dentro la promessa del futuro, la promessa della gioia, la promessa dei grandi ideali. Ideali che portano in sé molte illusioni, ma anche tanta responsabilità. Un ragazzo e una ragazza vogliono scommettere sul loro futuro, ponendosi come meta cose grandi e belle. È vero: la sfida della pace è sempre attuale. Proprio oggi che viviamo in un tempo difficile, in cui sono molte le minacce di violenza distruttiva e di guerra. Ma dinnanzi a questi e molti altri mali, tuttavia, non c’è ragione di perdere la speranza, tanto abbondanti sono le energie che continuamente escono dai cuori dei giovani che credono nella giustizia e nella pace. La presente crisi può e deve diventare occasione per una conversione e per un rinnovamento delle mentalità. Il tempo che stiamo vivendo non è solo un periodo di pericolo e di preoccupazione. Esso è anche un tempo per la speranza. Ed è proprio qui che possono irrompere con la loro forza ed il loro entusiasmo i giovani per promuovere la pace. Voi dovete portare il vostro contributo per sanare e guarire questa società. Dovete portare in cuore il desiderio di costruire una società più giusta e fondata sulla fraternità».
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