«Nell’attuale contesto di preoccupazione in cui viviamo e in cui tutto sembra fragile e incerto, parlare di speranza potrebbe sembrare una provocazione» (Papa Francesco).
Nella situazione che stiamo attraversando, c’è speranza? È questa la domanda più grande, il grido che sentiamo nascere dal profondo del nostro cuore.
‘Quando vedo te, vedo speranza’: nel tema del 43° Pellegrinaggio riecheggiano le parole di una canzone di un giovane cantautore inglese, che ci ha colpito perché descrive un’esperienza umanissima: la speranza nasce solo di fronte a un volto preciso.
“Il Mistero ci raggiunge attraverso una presenza dai tratti umanissimi, quella di persone che provocano in noi stupore per come vivono le cose di tutti i giorni, tanto che le sentiamo subito come familiari e alla nostra portata, perché ci abbracciano così come siamo e ci consentono di affrontare anche i momenti più bui con speranza” (dal messaggio di don Julián Carrón al Pellegrinaggio 2019).
Questo nostro bisogno ci mette in cammino per andare dalla Madonna, ‘di speranza fontana vivace’.
Lo scorso anno il Pellegrinaggio si è svolto in una maniera diversa e impensata, con un gesto proposto a porte chiuse da Loreto. In modo sorprendente, quasi un milione di persone si sono unite da casa. Abbiamo potuto toccare con mano che anche la circostanza più difficile non impedisce che emerga tutto il bisogno che il nostro cuore ospita nel più profondo di noi stessi.
Ci diamo allora appuntamento a sabato 12 giugno 2021. Come lo scorso anno il Pellegrinaggio si svolgerà nella forma di un gesto a Loreto, che sarà possibile seguire a distanza.
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