Un appello accorato, quello del patriarca Daniel, della Chiesa ortodossa romena, “per la cessazione della violenza e il ripristino della pace interetnica e religiosa in Terra Santa”. In un messaggio rivolto il 19 maggio, il patriarca ortodosso romeno si mostra preoccupato “della situazione creata dall’aumento delle violenze nel territorio israelo-palestinese che ha provocato la morte di persone civili, tra cui anche tanti bambini”. “Qualsiasi conflitto armato prolungato, alimentato da odio e risentimenti, provoca tanta sofferenza agli innocenti e ferite molto profonde nell’intera vita sociale. Anche se molto difficile da realizzare, la pace, il dialogo e la riconciliazione rimangono, però, la via più retta e degna per superare conflitti tra persone e popoli”. Il Patriarcato ortodosso romeno ha una rappresentanza a Gerusalemme, con comunità monastica e chiesa costruita nel 1938 e dedicata a san Giorgio. In più, la Terra Santa è la principale meta di pellegrinaggio per gli ortodossi romeni: prima della pandemia, più di 50mila pellegrini visitavano ogni anno i luoghi santi. Nel suo messaggio, il patriarca Daniel esprime dunque “la speranza della ripresa in sicurezza delle visite per tutti i pellegrini che desiderano pregare nella ‘Città della pace’, Gerusalemme e in tutta la Terra Santa”. “Preghiamo Dio – aggiunge il patriarca romeno – perché doni ai decisori politici la sapienza dei costruttori di pace, dei difensori della vita umana”.

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