SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il nuovo direttivo del Circolo dei Sambenedettesi si è riunito per la prima volta lunedì 14 giugno nella propria sede di via M. Bragadin e al suo interno ha nominato nuovo presidente il professor Gino Troli con voto unanime. Il nuovo consiglio è stato eletto con la votazione dei soci avvenuta il 5 giugno scorso e si compone pertanto di Giancarlo Brandimarti, Francesco Bruni, Mario Di Buò, Pietro Di Salvatore, Maria Lucia Gaetani, Rossella Moscardelli, Lorenzo Nico, Luigi Olivieri, Adalberto Palestini, Marilena Papetti, Patrizio Patrizi, Nicola Piattoni, Maria Pia Scelicot e Silvio Venieri.

Sono stati altresì assegnati gli incarichi di vice presidenti a Maria Lucia Gaetani e a Nicola Piattoni; tesoriere Lorenzo Nico, segretario verbalizzante Giancarlo Brandimarti, segretario aggiunto Pietro Di Salvatore, consigliere aggiunto con delega al dialetto Francesca Etta Ascolani. La seduta è stata aperta dal presidente uscente Rolando Rosetti che sarà chiamato alla competizione elettorale nelle prossime amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di San Benedetto e subito dopo c’è stato l’intervento della professoressa Benedetta Trevisani, presidente emerita del Circolo.

Il professor Gino Troli è presidente dell’Amat, l’agenzia per lo spettacolo e la cultura della Regione, ed è stato assessore alla cultura prima del Comune di San Benedetto e poi alla Regione Marche. Scrittore e storico è autore di testi sulla storia e sulla cultura cittadina. “Voglio ringraziare tutti i soci del Circolo dei Sambenedettesi – ha affermato subito dopo l’elezione – e il direttivo che hanno voluto proprio nell’anno del Cinquantenario della più antica associazione della città scegliere me per presiedere un sodalizio benemerito che ha contribuito con un continuo impegno e una forte motivazione civile alla tutela delle tradizioni, alla conoscenza della nostra storia e della lingua dialettale senza mai tralasciare importanti battaglie sociali e culturali per la crescita della comunità sambenedettese. Abbiamo un compito difficile ma la città intera può contare su di noi per la difesa di una identità cittadina che ci appartiene e che sapremo proteggere contro ogni tentativo di metterla a rischio. Sapremo però anche guardare al futuro per fare proposte di rilancio dei settori in crisi e per contribuire ad una nuova visione del compito di città guida che San Benedetto deve continuare a svolgere in un territorio in cui è centro propulsore e luogo di interconnessione urbana”.

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