SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Quella di Venerdì 30 Luglio presso lo Chalet La Bussola è stata una serata eccezionale, con una settantina di turisti che hanno scoperto il Piceno, le sue eccellenze culinarie ed enologiche, oltre alle sue ricchezze storiche, artistiche, culturali e paesaggistiche. La qualità dei vini e dei piatti proposti è stata ottima e tutti noi, organizzatori, turisti e staff dello chalet, siamo molto felici di questo incontro tra i sapori del mare e quelli della terra, un connubio vincente che ci ha dato grandi soddisfazioni.” – Queste le parole di Maria Pia Spurio, ideatrice del progetto “Dalla Vigna alla Tavola – Le Marche a Piccoli Sorsi”, realizzato con il contributo dalla Regione Marche – Coordinamento della Comunicazione a cura del Servizio Politiche Agroalimentari. Quella di Venerdì è stata la terza di undici serate di valorizzazione enogastronomica e turistica del Piceno, nate con l’intento di avviare un’azione promozionale specifica per il settore vitivinicolo di qualità marchigiano, oltre alle produzioni agroalimentari marchigiane, con il coinvolgimento della ristorazione e degli operatori turistici.
Presenti alla cena, oltre alla Prof.ssa Maria Pia Spurio, fautrice dell’idea progettuale, anche Anna Amici, presidente dell’AFI (Associazione Famiglia Impresa) e organizzatrice dell’evento, e la guida turistica Sara Giorgi, che ha impreziosito la serata con il racconto sapiente e coinvolgente sui tesori del Piceno. Ospiti anche alcuni produttori che hanno fornito le materie prime per la cena.
Quattro sono state le cantine promosse durante la cena dal Sommelier Ivan Millanaccio, appartenente all’AIS Marche (Associazione Italiana Sommelier della nostra regione) – delegazione di Ascoli Piceno. “Ad ogni piatto abbiamo abbinato un vino del nostro territorio – ha detto Millanaccio – Per l’antipasto, ricco di numerose portate, ho scelto due vini della stessa categoria, ma di aziende diverse: prima una Passerina Clelia, nella versione spumante, dell’Azienda Agricola Terra Fageto sas di Pedaso, una sorta di aperitivo di benvenuto; poi una Passerina ferma Cantine d’Ercoli, un Offida DOCG della Società Agricola D’Ercoli Roberto e Daniele SS di Cossignano. Con il primo, condito con un ragù di mare molto profumato grazie alla presenza del tartufo, ho abbinato un Offida Pecorino DOCG di Villa Piatti, una selezione della Cantina Collevite srl di Monsampolo del Tronto. Per il secondo, un baccalà con patate al profumo di zafferano, ho scelto un Rosacollina 2020, un rosato 100% Montepulciano, dell’Azienda Agricola Collina Giuseppina di Spinetoli. Infine ho deciso di accompagnare il dolce con un’Anisetta Biologica, con distillato di anice verde di Castignano, dell’Azienda Terre dei Calanchi. È stata una bellissima esperienza e personalmente sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla cultura enologica dei commensali, i quali hanno fatto molte domande tecniche e hanno voluto avere maggiori dettagli anche sulle aziende e sulle possibilità di acquisto dei vini.”
Positiva anche l’esperienza di Michael Ottavi, Chef Professionale Diplomato, il quale ha raccontato: “Per la serata, in collaborazione con le cuoche Fausta Del Zompo e Maria Pina Ionata dello Chalet La Bussola, abbiamo pensato ad un menu molto particolare. Abbiamo proposto un antipasto molto ricco: abbiamo iniziato con una bruschetta di pane casereccio fritto con un trancetto di sgombro in agrodolce e cipolle caramellate; poi abbiamo proseguito con una zuppa di cozze e vongole al profumo di zafferano; infine abbiamo concluso con un tortino molto speciale, una sorta di parmigiana rivisitata in cui, al posto delle melanzane, abbiamo usato alici panate e fritte. Per quanto concerne il primo, abbiamo servito delle mezze maniche con ragù bianco di mare con salsa tartufata e scaglie di tartufo. Per secondo una vera sperimentazione: un trancio di baccalà al tartufo accompagnato da un puré di patate aromatizzato all’aglio e allo zafferano. Come dolce, infine, abbiamo proposto una crema pasticcera con biscotti aromatizzati al cacao e allo zafferano.” Sei le aziende agroalimentari che hanno fornito le materie prime per la cena: Oleificio Silvestri Rosina di Spinetoli, Azienda Agricola Mestechì di Castignano, Bosco d’Oro di Ascoli Piceno, Zafferano Piceno di Acquaviva Picena, Terre dei Calanchi Piceni di Castignano.
Tutti i prodotti utilizzati per il menu della serata sono stati esposti in alcuni piccoli stand posizionati vicino ai tavoli dei commensali. Prima, durante e dopo la cena, i turisti intervenuti hanno potuto chiedere curiosità e dettagli sui prodotti, direttamente ai titolari delle aziende intervenute (Oleificio Silvestri, Zafferano Piceno e Cantine d’Ercoli), i quali, nel corso della serata, hanno anche raccontato la loro storia e hanno promosso le eccellenze che producono.
La cena è stata impreziosita dalla grande professionalità e sapienza della guida turistica Sara Giorgi, la quale, attraverso le sue parole ed alcuni video, ha condotto i presenti in un viaggio virtuale e sensoriale alla scoperta dei tesori del Piceno.
Al termine della cena c’è stato anche un effetto wow, fortemente voluto dalla Prof.ssa Maria Pia Spurio. Tra gli ospiti presenti è stato sorteggiato un fortunato a cui è stato dato un gradito omaggio: un soggiorno per due persone, da fare in primavera, presso il B&B Casannunziata di Montalto Marche. La vincitrice ha dichiarato: “Sono qui stasera perché una mia amica mi ha segnalato l’evento. Dunque, se ho vinto questo soggiorno, il merito è anche suo, perciò a Montalto Marche porterò lei!”
“Questo progetto ha, tra gli altri, anche l’obiettivo di destagionalizzare il turismo Piceno – ha dichiarato la Prof.ssa Maria Pia Spurio – Offrendo questi soggiorni, vogliamo rafforzare il nostro turismo, sostenendo non solo quello balneare legato ai mesi estivi, bensì anche quello dell’entroterra, ricco di storia, tradizione, arte, cultura ed eccellenze enogastronomiche, che lo rendono fruibile ed appetibile durante tutti i mesi dell’anno.” La Prof.ssa Spurio, che è docente della disciplina ‘Accoglienza Turistica’ presso l’Istituto Professionale Alberghiero C. Ulpiani di Ascoli Piceno, nonché consulente e progettista in materia di Turismo, marketing turistico territoriale e legislazione turistica, ha aggiunto: “Numerosi sono stati i riscontri positivi nei confronti dell’evento. Ho ricevuto, infatti, molti consensi dai commensali, tanto che alcuni hanno già prenotato per le prossime date. Per noi organizzatrici, sebbene siano grandi l’impegno speso e le energie profuse affinché tutto vada bene, è veramente grande anche la soddisfazione che ricaviamo da ogni serata. Il prossimo appuntamento è all’Hotel Bolivar, con l’esclusività dei suoi clienti. L’evento è quasi sold out: sono ancora disponibili solo quattro posti.”
Grande anche la soddisfazione di Emidio Del Zompo, uno dei proprietari dello Chalet “La Bussola” il quale ha dichiarato: “Io, Irma e Fausta siamo molto felici di aver ospitato nella nostra struttura questo evento. Si è creata una grande sinergia tra i produttori del Piceno e noi ristoratori della costa a cui auspico si dia seguito anche dopo la fine del progetto. Insieme abbiamo creato nuovi piatti, facendo un abbinamento davvero coraggioso, cioè accostando i sapori del mare a quelli dell’entroterra: stasera, ad esempio, abbiamo unito lo zafferano alle cozze ed è venuto fuori un antipasto d’eccellenza; abbiamo utilizzato il tartufo insieme al baccalà e ai frutti di mare, dando vita ad un primo ed un secondo piatto eccezionali. Per questa ragione ringraziamo gli ideatori, gli organizzatori e la Regione Marche che hanno reso possibile questo progetto i cui frutti, in termini di conoscenza delle risorse del territorio e di collaborazione tra gli operatori turistici, non si esauriscono in questa serata, bensì – sono sicuro – saranno visibili anche in futuro.”
Al termine della cena, Anna Amici, che ha partecipato al bando come ditta capofila, ha dichiarato: “Questi progetti sono molto importanti per le aziende del territorio. Ringrazio quindi l’Assessore Carloni della Regione Marche che ha realizzato questo bando, permettendoci così di valorizzare e promuovere le eccellenze marchigiane.”
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