Lunedì 16 agosto alle ore 21.30 presso il Circolo Nautico di San Benedetto del Tronto, il Laboratorio Teatrale Re Nudo e il Comitato Rodi presenteranno il libro “Mare e Rivolta. Cinquant’anni dai giorni del Rodi” e proietteranno il film “Mare e Rivolta”. Interverranno Gino Troli e Serena Marchionni (curatori della pubblicazione) e Piergiorgio Cinì (attore e regista del film).
L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria (whatsapp/sms 347 7555404- 340 6490905 lasciando nome, cognome e recapito telefonico) e con green pass
Finalmente anche a San Benedetto, grazie alla tenacia di Re Nudo e alla disponibilità del Circolo Nautico Sambenedettese e nonostante i vari incomprensibili ostacoli e diktat di chi voleva che ciò non accadesse, verranno presentati libro e film realizzati in occasione del 50° anniversario del naufragio del Rodi (23 dicembre 1970).
Mare e rivolta: due potentissime suggestioni che hanno accompagnato sin dall’inizio le nostre vite, indirizzato i nostri pensieri, infiammato le nostre passioni, incarnato i nostri desideri di trascendenza, custodito la nostra voglia condivisa di superare confini e barriere, segnato profondamente le nostre gioie e i nostri dolori. E la storia drammatica del naufragio del Rodi (avvenuto di fronte a Grottammare, alla vigilia di Natale del 1970) , della morte dei suoi dieci uomini d’equipaggio e quella della rivolta di popolo legata al ritardo colpevole delle autorità del tempo nel soccorso dei probabili superstiti e nel recupero del relitto sono una sintesi paradigmatica del rapporto profondo tra la spietatezza di un mare che tradisce proprio quegli uomini che lo hanno solcato con rispetto, devozione, coraggio e tanta fatica e il grido collettivo di una comunità solidale che si solleva contro l’inerzia di uno Stato incapace di tutelare i suoi cittadini e spesso fonte di iniquità e ingiustizia: proprio quello che tanti giovani e meno giovani del tempo volevano ribaltare sin dalle sue fondamenta, per renderlo più giusto e rispettoso del diritto di tutti di condurre una vita dignitosa. Fu un moto popolare che non uccise, non distrusse, non suscitò odio ma passione condivisa quello che scosse per giorni la nostra comunità: e il rapporto profondo instauratosi tra i marinai e i giovani rivoluzionari portò, nell’immediato, al recupero del relitto e delle vittime e, qualche anno più tardi, alla conquista del primo contratto nazionale legato al mondo della pesca. In occasione del 50° anniversario del naufragio del Rodi, ci è sembrato doveroso riportare alla memoria quei fatti che rappresentano un tratto identitario della nostra comunità e che hanno ancora su di noi un forte impatto emotivo; l’idea era quella di ridare vita, tramite le testimonianze e le documentazioni relative a quei giorni, ai due sogni che si sono incrociati negli anni ’70 e che hanno segnato profondamente la storia recente di San Benedetto: quello dei marinai di raggiungere il loro “Marocco” sui pescherecci atlantici, a costo di grandi sacrifici, contribuendo in maniera determinante alla crescita economica e sociale dell’intera comunità, e quello dei giovani di allora di dare vita ad un mondo migliore e più giusto. A tal fine una serie di associazioni che operano da anni nella tutela delle tradizioni e del patrimonio storico e culturale del territorio e di altre che agiscono a vari livelli in ambito artistico (teatrale, musicale, fotografico, cine-documentaristico) hanno dato vita all’inizio del 2020 ad un Comitato “Rodi” e hanno iniziato a collaborare ad un progetto comune che ha messo in campo varie iniziative, con l’obiettivo di far conoscere alle nuove generazioni ciò che è stato e di rendere un omaggio appassionato a tutti coloro che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della nostra comunità, in un periodo in cui il destino ha legato la gente giusta al momento giusto, (negli anni ’60 e ’70) in una città pulsante e viva, attraversata da un grande desiderio di cambiamento e strettamente connessa al suo porto pieno di navi oceaniche.
Il libro “Mare e Rivolta. Cinquant’anni dai giorni del Rodi” è un volume collettivo, dove dialogano due tipi di ricerche: una condotta attraverso la scrittura, in cui diverse voci si avvicendano a descrivere, con saggi, brevi racconti, testimonianze e riflessioni critiche la temperie di quegli anni; l’altra attraverso un percorso visuale, in cui fotografie del tessuto urbano contemporaneo di San Benedetto del Tronto si accompagnano ad immagini prese da archivi privati e pubblici, frame video, volantini, mappe e tanto altro ancora. In appendice è inserita anche la sceneggiatura del film “Mare e rivolta”, scritta dal Laboratorio Teatrale Re Nudo e basata sui racconti di testimoni diretti e sulle suggestioni di vari scrittori che hanno dedicato pagine intense a quegli anni e a quegli accadimenti. La pubblicazione si avvale del contributo di autori importanti, tra cui Angelo Ferracuti, Silvia Ballestra, Eugenio De Signoribus, Enrica Loggi, Gino Troli, Patrizio Patrizi, Gianfranco Galiè, Nazzareno Torquati; la parte iconografica è curata da Daniele Cinciripini e Serena Marchionni.
Il film “Mare e Rivolta” è basato sulle testimonianze e le documentazioni relative a quei giorni e le suggestioni di vari scrittori che hanno dedicato pagine intense a quegli anni e a quegli accadimenti, ai due sogni che si sono incrociati negli anni ’70 e che hanno segnato profondamente la storia recente di San Benedetto: quello dei marinai di raggiungere il loro “Marocco” sui pescherecci atlantici, a costo di grandi sacrifici, contribuendo in maniera determinante alla crescita economica e sociale dell’intera comunità, e quello dei giovani di allora di dare vita ad un mondo migliore e più giusto. L’entusiasmo e la competenza di un gruppo di lavoro di altissimo livello costituito da eccellenze locali, tutte mosse dal bisogno comune di rendere omaggio alle vittime di quella tragedia e di sottolineare il desiderio di un’intera comunità di non accettare quelli che sembravano eventi ineluttabili, ha reso possibile un’impresa che all’inizio si presentava quasi irrealizzabile. Si è trattato di un lavoro collettivo a dir poco esaltante: ci si è messi alla ricerca di materiali iconografici dell’epoca, trovando un sostegno fondamentale nei marinai e nei loro familiari, che ci hanno messo a disposizione foto, video, documenti; avendo solcato i mari di tutto il mondo, hanno filmato luoghi, situazioni ed eventi che ai nostri occhi sono subito apparsi straordinari. Poi il lavoro certosino di ricerca presso gli archivi di varie Capitanerie di Porto, di comuni costieri, di famiglie che custodiscono gelosamente quello che è un vero patrimonio nascosto. E ancora i racconti di chi ha vissuto in prima persona i fatti di quei giorni e di quegli anni, di chi ha guidato o seguito quell’impeto di rivolta che scosse profondamente la nostra città e rappresentò un vero e proprio spartiacque nella storia del nostro territorio. E le storie personali ed artistiche di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del film, ognuno a partire dalla propria specificità; forti di un progetto comune condiviso con passione ed entusiasmo, ci siamo tutti lasciati trasportare dal clima coinvolgente che si è creato fin dai primi incontri e che non ha mai lasciato spazio a scoramenti o dubbi: troppo grande la storia da raccontare da non consentire passi indietro o abbandoni precoci. Sin dall’inizio ci siamo resi conto che non stavamo viaggiando da soli, ma un’intera comunità partecipe e solidale ci ha sostenuto ed appoggiato in ogni momento del nostro percorso. Quello che vedrete è il tentativo di dare voce ad un racconto corale di un’intera comunità, che si è ritrovata attorno ad una memoria condivisa e che ha voluto far sentire forte la propria voce, proprio come cinquant’anni fa.
“Se jere nà principessa sarisce seccate lu mare.. ma jere sole llì puvere fije de Sammenedette” (Canzone del Rodi del Gruppo Laberinto)
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