“Abbiamo evidenze di reclutamento di bambini e bambine e siamo preoccupati che possano subire altre gravi violazioni dei loro diritti”. Lo afferma Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia. “Nel 2001 i bambini reclutati come soldati in Afghanistan erano migliaia forse quasi quanti se ne contano oggi in tutto il mondo. Speriamo di non dover assistere nuovamente ad un tragico aumento di questo fenomeno, il Paese non può davvero permetterselo”. “Non bisogna spegnere la luce sulla condizione della popolazione in Afghanistan che vive una grave emergenza umanitaria legata alla fame, alle malattie e alla siccità – sottolinea – Accanto a questo quadro di evidente instabilità il numero dei bambini e delle bambine non accompagnati e separati è purtroppo in aumento”.
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