Il mondo del giornalismo esulta alla notizia che il caporedattore della testata russa Novaya Gazeta, Dmitry Muratov, e la giornalista filippina Maria Resa hanno vinto il Premio Nobel per la pace. Il riconoscimento è stato loro assegnato per “gli sforzi per preservare la libertà di pensiero come precondizione per la democrazia e la pace”. “Nonostante le uccisioni e le minacce, il caporedattore Muratov non ha abbandonato il principio di indipendenza e ha difeso costantemente il diritto dei giornalisti di scrivere su argomenti selezionati purché soddisfi gli standard professionali ed etici del giornalismo”, ha spiegato il capo del comitato, Berit Reiss-Andersen. E a gioire è proprio la testata Novaya Gazeta, fondata nel 1993 da Muratov insieme ad alcuni colleghi con cui hanno poi raccontato “la guerra in Cecenia, la corruzione globale e interna, le persecuzioni e le violazioni dei diritti umani”, scrive la testata: per questo negli anni ha raccolto numerosi premi ma ha anche visto morire 6 dei suoi giornalisti. Tra loro Anna Politovskaya, di cui ieri è stato il 15 anniversario dell’uccisione, giorno particolarmente triste perché ha segnato la data di prescrizione dell’omicidio. Ed è ai colleghi uccisi che Muratov ha dedicato questo premio, annunciando anche che intende trasferire parte della somma alla Fondazione “Circle of Kindness”, che aiuta i bambini affetti da malattie gravi e rare. Maria Ressa, 58 anni, è la prima Premio Nobel di origine filippina. Si è occupata di giornalismo investigativo per la Cnn nel sud-est asiatico, mentre attualmente è amministratore delegato della testata indipendente Rappler, che porta avanti una dura opposizione al presidente Robert Duterte ed è per questo pesantemente contrastata al punto che la stessa Ressa e un collega della testata sono stati condannati a sei anni di carcere per diffamazione informatica e sono in attesa della sentenza della Corte d’Appello. “Rappler è onorato – e sbalordito – dal Premio Nobel per la pace assegnato a Maria Ressa”, si legge oggi sul sito della testata. Questa notizia non sarebbe potuta arrivare “in un momento migliore, quando i giornalisti e la verità vengono attaccati e minati”. Rappler ringrazia il comitato Nobel “per aver riconosciuto tutti i giornalisti sia nelle Filippine che nel mondo che continuano a far brillare la luce anche nelle ore più buie e difficili”. Il Premio ammonta a 10 milioni di corone (circa $ 1,14 milioni). La cerimonia di premiazione si svolgerà il 10 dicembre a Oslo alla presenza del re Harald V della famiglia Glucksburg di Norvegia.

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