Fare investimenti solo “carbon free” e utilizzare, in primo luogo nelle scuole, solo prodotti “capolarato free”. Sono due proposte che verranno fatte alle diocesi nel corso della prossima Settimana sociale dei cattolici italiani, in programma a Taranto dal 21 al 24 ottobre sul tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. Lo ha anticipato mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici italiani, durante la presentazione, presso la Lumsa di Roma, dell’edizione di quest’anno. “Nella mia diocesi avviene già così”, ha spiegato Santoro a proposito della prima proposta, che chiede alle chiese locali di investire solo in prodotti senza emissioni di carbonio. Quanto alla seconda proposta, come ha spiegato Leonardo Becchetti, economista e membro del Comitato, si tratta in particolare di favorire la distribuzione, nelle scuole italiane, di prodotti “capolarato free”, cioè privi di qualsiasi forma di sfruttamento sul lavoro. “L’Europa ci chiederà non solo come abbiamo speso i nostri soldi, ma quale impatto avranno avuto le nostre iniziative”, ha ricordato l’economista a proposito delle risorse messe a disposizione dell’Unione europea con il Pnrr, il 40% del quale dovrebbe essere destinato al Mezzogiorno. “Più che il 40%, il Sud avrebbe bisogno del 70%”, la provocazione di mons. Santoro, “per sostenere i soggetti più fragili e far sì che la situazione economica riparta. La fragilità più grande che abbiamo è nelle infrastrutture”.
0 commenti