SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La “Luce della Pace di Betlemme’ arriva a San Benedetto del Tronto, nella chiesa Madonna del Suffragio. Una Luce che nella serata di sabato 18 dicembre ha illuminato la celebrazione presieduta da Monsignor Carlo Bresciani e aperta dai saluti di don Gianni Croci direttore della Caritas diocesana di San Benedetto del Tronto: «Viviamo insieme questo momento di riflessione per non dimenticare il vero significato del Natale: a tutti appartieni il senso del dono, dell’incontro».
Il vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, mons. Carlo Bresciani ha ricordato come: «Il momento che stiamo vivendo è molto semplice, ma allo stesso tempo anche significativo: camminare verso il Natale. Gesù è venuto a portarci una Luce e quello che stiamo vivendo questa sera lo rappresenta. La solidarietà che riguarda tutta l’umanità, senza distinzione di religione. La capacità di dare ospitalità e accoglienza: Gesù viene condividendo la condizione umana eccetto il peccato. Il gesto dei volontari e degli amici della Caritas è una risposta di gratitudine. C’è una grandezza d’animo nascosta che dobbiamo saper scoprire. Hanno pensato a chi vive accanto a loro, si tratta di un atteggiamento che dovremmo coltivare dentro di noi, perché questo ci introduce ad una Luce, ovvero la capacità della solidarietà che porta conforto, soprattutto nei momenti difficili. E di questo siamo grati al Signore».
Nei giorni scorsi, infatti, gli ospiti delle case di accoglienza della Caritas diocesana di San Benedetto, insieme ad alcuni operatori e volontari, hanno realizzato con amore e dedizione, delle lanterne da donare ai residenti del quartiere, perché come ricorda Papa Francesco “Nessuno è così povero da non poter donare”. All’interno della lanterna è stato inserito un invito a prendere parte alla celebrazione di sabato scorso e con su scritto: “Fra qualche giorno sarà Natale. Tutti abbiamo la voglia di far festa, di consegnare e ricevere un regalo, di sentire vicina la propria famiglia. Alla Caritas che vive in questo quartiere, non tutti hanno una famiglia con cui fare festa. Sappiamo anche che non sempre ci siamo comportati bene. Quest’anno saremo contenti di incontrarvi per farvi gli auguri di Natale e per chiedervi scusa se non sempre siamo stati portatori di pace e di bellezza”.
Nel corso della celebrazione c’è stato un momento dedicato alla testimonianze di un giovane pakistano da poco accolto in Caritas. ln Pakistan ha lasciato tutta la sia famiglia e l’unica figlia. Cinque anni fa è iniziata la sua fuga clandestina, come quando ha viaggiato aggrappato sotto un treno. Dopo tanto vagare e lavori per sopravvivere è arrivato fino a San Benedetto del Tronto per poi essere accolto nella struttura di via Madonna della Pietà.
Con il motto “Facciamoci Luce per curare la Terra” si è aperta dunque la venticinquesima edizione dell’Operazione “Luce della Pace di Betlemme”, con la quale viene distribuita in Europa e in Italia la fiamma proveniente dalla lampada perenne nella Chiesa della Natività di Betlemme, come segno di pace e di fratellanza. In particolare nella Chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della Terra. Nel mese di dicembre, da quella fiamma ne vengono accese altre per poi essere diffuse su tutto il pianeta come simbolo di pace e fratellanza fra i popoli.
Un grande grazie è stato espresso anche nei confronti del parroco della Chiesa Madonna del Suffragio, Don Gianni Capriotti, per l’accoglienza e l’ospitalità.
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