Ieri, 8 febbraio, è stata consegnata a Caritas Italiana, rappresentata dal direttore, don Marco Pagniello, l’onorificenza “Madre Teresa”, la più importante tra quelle concesse in Albania alle realtà straniere, per il supporto e l’aiuto dato al popolo albanese in questi 30 anni di presenza nel Paese delle aquile. A farlo il presidente della Repubblica albanese, Ilir Meta, che ha incontrato una delegazione di Caritas Italiana e di Caritas Albania. Successivamente sono previsti gli incontri con l’ambasciatore italiano a Tirana, Fabrizio Bucci, con l’Unicef e con il ministero della Gioventù albanese, nell’ambito di “Tirana Capitale europea della gioventù 2022”.
“Siamo onorati – ha detto don Marco Pagniello – per questo alto riconoscimento dato a Caritas Italiana, ma che premia il lavoro e il servizio di tanti volontari, l’impegno delle Chiese locali che in questi anni si sono prodigate per il servizio ai più poveri. Come il presidente ha sottolineato nella motivazione, è il riconoscimento di un lavoro svolto, di una presenza, per quanto si è fatto, si sta facendo e si potrà fare. Rafforza dunque ancor di più i legami storici e il gemellaggio tra Caritas sorelle di Italia e di Albania, premiandone l’impegno costante accanto ai più bisognosi. È un modo per rendere concrete e mettere a frutto le tre vie che ci ha indicato Papa Francesco in occasione del nostro 50° anniversario: gli ultimi, il Vangelo, la creatività”.
Ieri sono state consegnate una serie di case ricostruite dalla Caritas per le famiglie colpite dal terremoto del 2019, nella zona di Lac-Kurbin. Presenti il presidente della Conferenza episcopale e di Caritas Albania, mons. Angelo Massafra, l’arcivescovo di Tirana, mons. Arjan Dodaje, e il direttore di Caritas Albania, padre Antonio Leuci.

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