(da Firenze) “Alla soglia degli 80 anni mi riempie di entusiasmo e di gratitudine la prospettiva di un sinodo Mediterraneo di cui l’arcivescovo Jean-Marc di Marsiglia ha parlato al Papa e scritto pubblicamente”.

Lo ha rivelato il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, che al termine del discorso di apertura dell’incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo ha citato “un nostro caro amico, David Sassoli”, che “parlando proprio in questa città come Presidente del Parlamento europeo, ha detto: Per La Pira, il comune riferimento delle religioni monoteiste ad Abramo poteva costituire il polo magnetico attorno al quale costruire questi nuovi rapporti Euro-mediterranei”. “Quanta attualità c’è in questa visione, in un momento di forti contrasti nell’area del Mediterraneo”, il commento del cardinale: “E quanta idea politica contiene la spinta ad una ricomposizione dei conflitti presenti, in un quadrante geografico che rappresenta per noi il nostro spazio vitale”. “Ma accanto a questo si dovevano anche intensificare gli scambi commerciali e il modello che proponeva era, ancora una volta, quello della città: anzi della nostra città”, la proposta di Bassetti: “E la Firenze di La Pira non era solo un laboratorio teorico, ma il luogo in cui si stava combattendo il diritto alla casa per tutti, al lavoro per tutti, alla scuola e all’ospedale per tutti. Colgo queste parole come la consegna di un mandato Politico, con la P maiuscola, che appartiene alle nostre città, ma anche direttamente a noi vescovi e alle nostre Chiese. Voglio così ricordare questo uomo buono, intelligente e capace, che è stato fra i primi grandi politici del Mediterraneo a cogliere l’importanza del nostro cammino di vescovi mediterranei tanto da aver voluto essere con noi a Bari”.

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