Dal 1° marzo Israele riapre le sue frontiere anche ai non vaccinati. È l’esito di un incontro che si è tenuto domenica 20 febbraio tra il primo ministro Naftali Bennett e il ministro della Salute Nitzan Horowitz con la partecipazione del ministro del Turismo Yoel Razvozov. Il primo ministro Bennett ha spiegato: “Stiamo assistendo a un costante calo dei dati sulla morbilità: quindi questo è il momento di riaprire gradualmente dopo essere stati i primi al mondo a chiudere. I nostri indicatori devono essere sincronizzati con la situazione sul campo; ciò che stiamo dicendo al pubblico deve essere sincronizzato con ciò che ci si aspetta. Per mantenere la fiducia del pubblico ed essere certi che i cittadini di Israele stiano attuando le direttive e la decisione del governo, dobbiamo aprirci man mano che la situazione migliora – e sta migliorando in modo significativo. Al momento la situazione in Israele è buona. Questo è il risultato di una corretta e dinamica gestione; quindi, ora stiamo aprendo. Allo stesso tempo, continueremo a monitorare da vicino la situazione e in caso di una nuova variante, agiremo di nuovo rapidamente”. Queste le decisioni assunte: “per il turismo estero è previsto che i turisti di tutte le età potranno entrare in Israele, vaccinati e non vaccinati allo stesso modo, sottoponendosi a due test Pcr ( uno prima della partenza e uno dopo lo sbarco in Israele). Per i cittadini israeliani l’obbligo di sottoporsi a un test antigenico prima di salire sull’aereo è annullato. I cittadini israeliani che entrano in Israele dovranno solo sottoporsi a un test Pcr all’arrivo in Israele. Gli israeliani non vaccinati non saranno più tenuti alla quarantena soggetti ai risultati negativi del test Pcr all’aeroporto internazionale Ben-Gurion. Le decisioni entreranno in vigore martedì 1° marzo 2022”.
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