“Anche noi ragazzi missionari” è lo slogan di copertina del numero di maggio della rivista per bambini e preadolescenti “Il Ponte d’Oro”, edita dalla Fondazione Missio (www.missioitalia.it). Cosa significa essere missionari? Tutti i battezzati sono missionari? Sono due degli interrogativi a cui vuole rispondere il dossier, scritto a misura di ragazzi. Partendo dalla storia dell’Opera della santa infanzia, che il 19 maggio festeggia il suo 179° anniversario di fondazione, le pagine della rivista ne ripercorrono la storia e presentano esempi di ragazzi missionari di ieri e di oggi, sia italiani che dei vari continenti. Anche l’editoriale ricorda la figura di un personaggio molto legato alle Pontificie opere missionarie, che il prossimo 22 maggio viene beatificato a Lione: è Pauline Jaricot, una donna francese dalla grande fede, vissuta nel 19° secolo, dalla cui intuizione è nata l’Opera della propagazione della fede. Ma grazie a lei, si è sviluppata anche l’idea dell’Infanzia missionaria, poi concretizzata con l’impegno del vescovo di Nancy, monsignor Charles de Forbin Janson, suo conoscente.
È proprio a quest’ultimo che sono dedicati i fumetti del numero, intitolati “I bambini aiutano i bambini”, slogan alla base della proposta dell’Opera della santa infanzia che, all’epoca della sua fondazione, consisteva nell’aiutare i bambini degli altri continenti con la preghiera di un’Ave Maria al giorno e l’offerta di un soldino al mese.
La rivista presenta anche un’attività da realizzare con cartoncini e pennarelli in occasione della Festa della mamma che quest’anno cade l’8 maggio, ma anche l’intervista impossibile al beato Charles de Foucauld che il 15 maggio viene canonizzato. Attenzione speciale viene data all’Ucraina, dove la condizione dei bambini è drammatica: se ne parla in “Kabaka, l’amico dotto”, con l’esempio di Amelia, e in una notizia di Giramondo, personaggio che accompagna i piccoli lettori tra i meridiani e i paralleli alla scoperta di fatti e curiosità a loro misura.
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