PROVINCIA – Nei campi della Valdaso servirebbe il doppio dei lavoratori stagionali e questo complica le raccolte estive dell’ortofrutta di qualità. Un argomento che è stato affrontato nei giorni scorsi dal presidente di Coldiretti Ascoli Fermo, Armando Marconi che, insieme al direttore Francesco Goffredo, in un incontro con le aziende agricole della zona ospitato dalla coop Verde Valdaso a Moresco. Ortofrutta ma anche, in prospettiva, il settore vitivinicolo nelle zone di Offida e di Ripatransone.
“L’arrivo del grande caldo – spiega Marconi – sta accelerando la maturazione nei campi e rende ancora più urgente il reperimento della manodopera. Quello che più ci preoccupa, tuttavia, è soprattutto la carenza di lavoratori qualificati e formati”. Nel corso del 2021 su circa 7.500 contratti attivati (4.300 in provincia di Ascoli, 3150 in provincia di Fermo, dati Anpal) il 46% ha riguardato stranieri. “Occorre – sottolinea la Coldiretti – velocizzare il rilascio dei nulla osta necessari per consentire ai lavoratori extracomunitari, ammessi all’ingresso con il decreto flussi, di poter arrivare in Italia per lavorare nelle imprese agricole al più presto. A livello nazionale rispetto all’anno scorso le quote di lavoratori extracomunitari ammessi per decreto in Italia è stato alzato a 69mila e di questi, la fetta riservata all’agricoltura è di 42mila posti, a fronte dei quali sono però pervenute circa 100mila domande”. Nel corso dell’incontro è stato anche evidenziata l’importanza di avere strumenti concordati con i sindacati e consentire anche ai percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter collaborare temporaneamente alle attività nei campi ma per farlo in sicurezza occorre essere formati. “Per questo come Coldiretti chiediamo un piano per la formazione professionale e misure per ridurre la burocrazia e contenere il costo del lavoro con una radicale semplificazione che possa garantire flessibilità e tempestività di un lavoro legato all’andamento climatico sempre più bizzarro” ha sottolineato Goffredo.
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