(foto SIR)

“La subordinazione della donna all’uomo è frutto del peccato”: lo ha detto oggi a Roma il card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, intervenendo alla presentazione dell’Osservatorio mondiale delle donne, promosso dall’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche (Umofc). Durante l’incontro è stata presentata anche una indagine qualitativa sull’impatto del Covid-19 sulla condizione femminile. “Quanti danni abbiamo fatto, come uomini, avallando uno statuto di superiorità”, ha affermato il card. Ouellet.  “Non esiste una immagine completa dell’umano quando solo il maschile è considerato predominante – ha precisato -. Il femminile è la chiave per leggere il presente e il futuro della nostra società. Il nuovo protagonismo femminile va costruito e gli uomini sono chiamati ad essere un aiuto adeguato per la realizzazione delle donne”. Gli ha fatto eco mons. Miguel Cabrejos Vidarte, presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam): “Proviamo dolore e vergogna per la situazione delle donne che emerge dall’indagine. Molte donne in America Latina sono vittime di violenza di genere, che insieme alle ingiustizie e alle disuguaglianze si è acuita durante la pandemia. I danni alla salute fisica e mentale sono stati innumerevoli: sono in aumento xenofobia e razzismo, è cresciuto il fenomeno della tratta gestito dalle organizzazioni criminali”. Di contro, nel mondo ecclesiale in America Latina, molte donne hanno assunto incarichi importanti nella gestione pastorale delle parrocchie e anche all’interno del Celam.

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