RIPATRANSONE – Pubblichiamo il testamento spirituale di Don Domenico Vitelli.
“Oggi compio settantanove anni e avvicinandosi la morte sento il dovere di ringraziare il Signore per il dono della vita e per tutto quello che con essa mi ha donato. Quattro volte sono arrivato vicino alla morte, ma il Signore mi ha concesso sempre di andare avanti, ringrazio per la mia famiglia povera economicamente, ma ricca di onestà e di fede che mi hanno trasmesso i miei genitori e i miei nonni paterni. Ringrazio Dio per avermi chiamato al sacerdozio per mezzo del mio parroco don Antonio De Angelis nel maggio del 1949, i seminari frequentati mi hanno fatto conoscere le parrocchie e i sacerdoti della mia Diocesi e di quasi tutte le Diocesi delle Marche e di molte Diocesi italiane. Ringrazio il Signore per tutti i miei superiori dei quali sono vivi gli ultimi tre vescovi, il vice rettore del Liceo il cardinale Elio Sgreccia. Ringrazio il Signore per avermi fatto incontrare i Corsi di cristianità e il Cammino neocatecumenale, che mi hanno abituato a vivere in fraternità con i molti laici incontrati nella vita.
Il cammino neocatecumenale mi ha aiutato anche a passare sette anni della mia vita a predicare il Vangelo nel Camerun, mi sono sentito chiamato dall’Enciclica Fidei Donum del Papa Pio XII in terza Liceo, ma non avevo trovato il modo di partire. Ringrazio il Signore per la vita che mi ha donato di vivere. Non ho mai fatto o augurato del male a nessuno coscientemente, ho cercato di amare e perdonare tutti, anche chi non è riuscito ad amarmi e perdonarmi e volermi bene. Ringrazio il Signore per l’immensità dell’universo e per la bellezza della natura nella quale sono vissuto. Grazie di tutto Signore. Gesù, Giuseppe e Maria spiri in pace con voi l’anima mia”.
Antonia
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