“In Libano sono in aumento le violenze, le molestie e le discriminazioni nei confronti dei rifugiati siriani a seguito della crescente tensione per la carenza di pane causata dalla guerra in Ucraina, dalla svalutazione della moneta e dai danni subiti dai principali silos di grano a Beirut”. A lanciare l’allarme è Save the Children.

Secondo l’ong, le scorte di grano scarseggiano in tutto il Paese e le famiglie restano ore in coda per acquistare il pane. “Un effetto a catena della guerra in Ucraina che ha interrotto le principali forniture di grano del Libano e della devastante esplosione al porto di due anni fa. La carenza di pane e l’impennata dei prezzi hanno scatenato il panico, portando a molestie e discriminazioni nei confronti dei rifugiati siriani nelle panetterie”.

“Quando andiamo in panetteria dobbiamo aspettare in fila per ore senza nemmeno sapere se riusciremo ad acquistare un sacchetto di pane. Mio marito è stato picchiato mentre era in fila perché è siriano”, ha raccontato Wafaa, 25 anni, residente nel campo profughi nella periferia sud di Beirut.

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