SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Grande successo per la Serata Azzurra del Circolo dei Sambenedettesi che ha celebrato i novant’anni del lungomare. L’appuntamento, che si è svolto la sera del 12 agosto alla Palazzina Azzurra, ha visto un grande pubblico che ha riempito tutti i posti a sedere, nonostante il freddo della giornata piovosa.
Al Lungomare, protagonista della serata, è stato dedicato un film realizzato da Giancarlo Brandimarti e Devis Camilli per il Circolo dei Sambenedettesi che però rimarrà alla città come ricostruzione del percorso che ha condotto negli anni Trenta a trasformare il piccolo borgo peschereccio in un centro turistico di rilievo nazionale. Il saluto del Sindaco Antonio Spazzafumo e le parole dell’Assessora alla Cultura Lina Lazzari hanno sottolineato l’importanza di questo passaggio fondamentale per la storia cittadina, oltre che il ruolo primario che il Lungomare ancora riveste nell’offerta turistica sambenedettese. Al centro della rievocazione è stata la figura umana e l’opera progettuale di Luigi Onorati, ingegnere capo del Comune che, con geniali intuizioni – come ha ricordato lo storico ed archivista locale Giuseppe Merlini – ha dotato la città di strutture come lo stesso Lungomare, la Palazzina Azzurra , il Mercato Ittico e la Colonia Marina Gil. Ancora oggi queste opere restano segni forti dell’assetto urbanistico cittadino e ne segnano il volto paesaggistico.
Molto apprezzata l’esibizione dell’artista internazionale Lito Fontana al trombone e del Maestro Sabrina Gentili al pianoforte, che hanno dato all’incontro una dimensione musicale molto gradita al pubblico e anche innovativa, grazie alla versione finale di “Nuttate de Lóne” in un arrangiamento molto originale.
Le scenette in dialetto della Ribalta Picena, che hanno ricostruito il confronto che si aprì a San Benedetto del Tronto tra fautori e detrattori del nuovo Lungomare, hanno divertito il pubblico e restituito un dibattito vivace e popolare veramente accaduto in quegli anni.
La serata si è completata con la proclamazione di soci ad Honorem del Circolo dei Sambenedettesi di tre figure molte legate alla città e al circolo: don Patrizio Spina, Marcello Sgattoni e Giulio Azzari. È stato inoltre attribuito al Prof. Fabrizio Pesando, archeologo e protagonista degli scavi al paese alto, il titolo di Sambenedettese di adozione.
0 commenti