Dio, attraverso lei, ha inaugurato una svolta storica, ha definitivamente stabilito un nuovo ordine di cose. Lei, piccola e umile, è stata innalzata e – lo festeggiamo oggi – portata alla gloria del Cielo, mentre i potenti del mondo sono destinati a rimanere a mani vuote”. Lo ha detto Papa Francesco, ieri, nell’Angelus della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, affacciandosi alla finestra dello studio nel Palazzo apostolico vaticano, con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.

La Madonna, in altre parole, annuncia un cambiamento radicale, un rovesciamento di valori – ha aggiunto -. Mentre parla con Elisabetta portando Gesù in grembo, anticipa quello che suo Figlio dirà, quando proclamerà beati i poveri e gli umili e metterà in guardia i ricchi e chi si fonda sulla propria autosufficienza”.
Il Pontefice ha osservato, inoltre, che “la Vergine profetizza con questo cantico, con questa preghiera: profetizza che a primeggiare non sono il potere, il successo e il denaro, ma a primeggiare c’è il servizio, l’umiltà, l’amore. E guardando a lei nella gloria, capiamo che il vero potere è il servizio – non dimentichiamo questo: il vero potere è il servizio – e regnare significa amare. E che questa è la strada per il Cielo”.

Infine, Papa Francesco ha ribadito che “Maria oggi canta la speranza e riaccende in noi la speranza, in lei vediamo la meta del cammino: lei è la prima creatura che con tutta se stessa, in anima e corpo, taglia vincitrice il traguardo del Cielo. Ci mostra che il Cielo è a portata di mano”.

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