Si è aperto ufficialmente ieri, a Torre Pellice, in provincia di Torino, con il culto presieduto dai pastori Daniele Bouchard e Lino Gabbiano, il Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste in sessione congiunta con l’Assemblea straordinaria dell’Unione cristiana evangelica battista in Italia (Ucebi). Si tratta della V sessione congiunta per le Chiese battiste, metodiste e valdesi.
“Considerati i 15 anni trascorsi tra l’ultima Assemblea-Sinodo del 2007 e la successiva, il mio augurio principale è che l’Assemblea-Sinodo 2022 possa riscaldare i cuori di chi, come i giovani in particolare, non ha vissuto una continuità storica del reciproco riconoscimento tra le Chiese battiste dell’Ucebi e le Chiese metodiste e valdesi. L’aspettativa più significativa è rappresentata non solo da una maggiore e migliore collaborazione territoriale e da una rinnovato rilancio della collaborazione nella formazione pastorale e dei ministeri locali, anche attraverso specifici progetti mirati, ma soprattutto da una diffusa consapevolezza e conoscenza del reciproco riconoscimento nelle Chiese e tra le Chiese”, dichiara Giovanni Paolo Arcidiacono, presidente dell’Ucebi.
La pastora Mirella Manocchio, presidente dell’Opera per le Chiese evangeliche metodiste in Italia (Opcemi), ricorda: “Il Comitato permanente dell’Opcemi si è impegnato nell’organizzazione, anche a livello di contenuti, di questa Assemblea-Sinodo nella convinzione che essa possa ridare slancio alla comune testimonianza sul territorio delle Chiese battiste, metodiste e valdesi e possa permettere di approfondire la reciproca conoscenza a partire anche da quanto contraddistingue singolarmente per storia ed ecclesiologia ognuna delle nostre Chiese. Arriviamo a questo incontro, è vero, dopo una lunga pausa, ma avendone proficuamente preparato il terreno. Lo abbiamo fatto attraverso una serie di incontri volti a riannodare i fili storici del percorso intrapreso, a sollecitare interesse e riflessione su alcuni temi cruciali il nostro cammino di fede condiviso (collaborazioni territoriali, formazione ministeri e laici, multiculturalità nelle chiese), e – confidiamo – a far scaturire entusiasmo per il progetto relazionale tra le Chiese battiste, metodiste e valdesi”.
“Siamo felici che di nuovo, dopo tanti anni, si riuniscono insieme, non per un convegno, ma nelle loro massime assemblee deliberative deputati e delegati delle Chiese battiste, metodiste e valdesi, già unite da accordi di reciproco riconoscimento e da una lunga collaborazione in molti ambiti importanti di impegno e testimonianza, per rafforzare i fronti e gli strumenti di impegno comune, ma forse ancor di più per confermare il valore del patto che le unisce, a beneficio di coloro che nelle nostre chiese non hanno vissuto (perché non ancora nati o perché giunti in epoche successive da luoghi vicini o lontani) la passione evangelica che ha ispirato ed orientato la stagione in cui quegli accordi sono stati elaborati e sottoscritti”, conclude la diacona Alessandra Trotta, moderatora della Tavola valdese.

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