Ieri mattina, poco prima della consueta catechesi dell’udienza generale del mercoledì, Papa Francesco ha benedetto una nuova scultura in piazza San Pietro che mette in evidenza la condizione dei senzatetto. Si intitola “Sheltering” ed è una scultura in bronzo a grandezza naturale che mostra la figura di un senzatetto riparato da una coperta tirata da una colomba in volo. L’immagine viene svelata pochi giorni prima della 6ª Giornata mondiale dei poveri, che si celebrerà domenica prossima, 13 novembre. La scultura – si legge in una nota – è opera dell’artista canadese Timothy Schmalz, che ha già una consolidata esperienza nel campo delle statue religiose in tutto il mondo. La sua opera “Angeli senza saperlo” (Angels Unawares), dedicata ai migranti e ai rifugiati, è stata installata in piazza San Pietro nel 2019, anch’essa benedetta dal Santo Padre. “Sheltering” è stata concepita per accendere i riflettori sul problema dei senzatetto nel mondo e incoraggiare soluzioni pratiche, in linea con la missione della “Campagna 13 Case”, un’iniziativa della Famiglia Vincenziana mondiale, tramite la FamVin Homeless Alliance (Fha), che ha l’obiettivo di porre fine al fenomeno dei senzatetto e di cambiare la vita di 1,2 miliardi di persone che in tutto il mondo vivono senza un posto che possa essere definito casa. Commentando l’inaugurazione di “Sheltering”, Mark McGreevy, coordinatore della Fha e presidente del DepaulInternationalGroup, ha dichiarato: “Questa statua fa una dichiarazione cruciale sul tema dei senzatetto: ci costringe a essere consapevoli delle persone senza dimora che ci circondano. Prima di risolvere il problema dei senzatetto, dobbiamo comprenderlo. Dobbiamo fermarci ad ascoltare le storie dei senzatetto e coinvolgerli nelle soluzioni che producono cambiamenti a lungo termine. Nessuno dovrebbe essere senza casa”. Da parte sua, Tomaž Mavrič, superiore generale della Congregazione della Missione di San Vincenzo de’ Paoli e delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, ha spiegato: “L’ispirazione di Gesù e di San Vincenzo de’ Paoli ci porta a sognare in grande, ma con profonda umiltà. Il sogno è che a un certo punto della storia tutta l’umanità possa avere un alloggio decente, un posto decente da chiamare casa”.
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