FORCE – Si è conclusa domenica 27 novembre la visita pastorale del vescovo Carlo Bresciani nell’Unità Pastorale delle parrocchie di San Paolo Apostolo in Force, Santa Caterina di Alessandria in Comunanza e San Benedetto Abate in Montemonaco, tutte guidate dal parroco don Luca Rammella coadiuvato da don Lukasz Tlalka, padre Renato Pegorari e dal diacono Natalino Marinozzi.
A Force, in particolare, il vescovo Bresciani ha salutato la comunità durante la Messa di sabato 26 novembre alle ore 18:00. Queste le sue parole durante l’omelia: “Nella Parola di Dio oggi ci viene ricordato che siamo esseri in attesa di un compimento e con l’Avvento ci viene detto che la nostra attesa non è vana, non è un’illusione, bensì trova risposta in un Dio che viene a noi. L’avvento, dunque, ci mette davanti al Dio che viene, non un Dio lontano, un’idea, bensì un Dio che viene in mezzo a noi. Anzi, siccome è già venuto, è già in mezzo a noi ed attende di entrare nella nostra vita. Purtroppo negli ultimi anni il terremoto, la pandemia e tante altre vicende ci hanno ferito e, a volte, anche abbattuto; ma l’Avvento ci dice che possiamo ripartire! Quando sappiamo che qualcuno verrà a trovarci, noi prepariamo la casa, rendendola più accogliente. Così dobbiamo fare anche con Gesù che va accolto nella nostra vita come un amico. Nella Seconda Lettura di oggi San Paolo ci suggerisce come prepararci ad accogliere Gesù, come rendere la nostra vita personale adatta ad accogliere Gesù. Da cosa dobbiamo ripartire? Prima di tutto dalla fiducia nel Signore, nel fatto che Egli ci accompagni sempre, nel fatto che Egli agisca sempre per il nostro bene. Poi dalla gioia per il Signore. Nel Salmo abbiamo detto che andiamo con gioia verso il Signore: quando, infatti, aspettiamo qualcuno, anche se non è ancora arrivato, siamo già pieni di gioia. Così deve essere anche per il Natale. Infine dobbiamo ripartire dal camminare insieme nel Signore. A Force avete una tradizione di fede molto forte, ben testimoniata dalle chiese, dalle confraternite e tanto altro. Ora è tempo di dare vigore a queste tradizioni di fede attraverso una nuova vitalità, una nuova energia, affinché coloro che stanno crescendo adesso, quelli che verranno dopo di voi, ricevano questa ricchezza. La fede, infatti, è una ricchezza spirituale che ha un grande valore. Essa è un tesoro prezioso. Senza le ricchezze materiali, si può anche vivere, ma senza quelle spirituali, no. Questo cammino può essere fatto solo come cammino comunitario. Se lo farete insieme, camminerete su una strada piena di bellezza e sarete una comunità che si ama, che vive la carità, che testimonia la presenza del Signore in mezzo a loro.”
Al termine dei riti di Comunione, prima della benedizione finale, il sindaco di Force, Amedeo Lupi, ha preso la parola, dicendo: “Eccellenza, in questo particolare momento storico, in cui i valori cristiani di fratellanza e carità sono un po’ venuti meno, la sua presenza ci ha ricordato l’importanza nella nostra vita della dimensione spirituale e anche come questa possa e debba essere linfa vitale per le azioni che mettiamo in campo. Lei è venuto nei nostri uffici a salutare ed incontrare tutti noi amministratori, ma non solo: in questi giorni ha avuto modo di stare in mezzo a noi, incontrando e fermandosi a parlare anche con molti altri abitanti di Force. Di tutti gli incontri che si sono svolti voglio ricordare con particolare riguardo quello avvenuto nelle Scuole. Non posso fare a meno di notare le similitudini che ci sono tra la comunità scolastica e quella parrocchiale. Per quanto riguarda l’istituto scolastico, si sono dovuti riunire gli alunni di più Comuni; lo stesso ha dovuto fare lei con le parrocchie. La Dirigente mi racconta spesso di problemi nel reperire i docenti, così come lei ha difficoltà a reperire sacerdoti. L’edificio scolastico è motivo di invidia da parte di altri Comuni marchigiani, ma manca la materia prima, ovvero gli studenti iscritti; lo stesso si può dire per la nostra chiesa: l’edificio è tra più belli della zona, ma spesso mancano i fedeli che partecipano alla Messa. Pertanto, come ho chiesto alla nostra Preside di aiutarmi a non far chiudere la Scuola, facendo tornare tanti bambini sui banchi dell’Istituto, così chiedo a Lei di far tornare la nostra Chiesa ad essere un punto di riferimento per la nostra comunità. Colgo l’occasione per ringraziare anche don Luca prima di tutto per avermi dato l’opportunità di poter esprimere la mia gratitudine al vescovo Carlo qui in questa assemblea, ma soprattutto per il servizio eccellente che svolge per noi ogni giorno.”
A seguire, anche il parroco don Luca Rammella ha affermato: “Eccellenza, con questa Messa termina la sua visita pastorale qui a Force, quindi approfitto di questo momento per dirle che questa comunità è bella, ma bella davvero. Pur tra le difficoltà, infatti, ha dei punti di orgoglio veramente forti, alcuni dei quali può vedere lei stesso stasera. Innanzitutto il Coro che ringrazio dal profondo del cuore: purtroppo molti sono malati, ma, nonostante questo, i cantori presenti hanno animato la Messa meravigliosamente. Poi abbiamo i Confratelli del Santissimo Crocifisso e le Consorelle della Beata Maria Assunta Pallotta che hanno partecipato a questa celebrazione. Poi i ragazzi del Gruppo Giovani: grazie al loro si, quest’estate è stato possibile organizzare alcuni incontri con loro e adesso sono tutti animatori dei più piccoli; ovviamente sono alle prime armi, ma la loro presenza arricchisce il paese di grande vitalità e speranza. Poi ci sono tutti i bambini del Catechismo che ha avuto modo di incontrare sia a scuola che qui in parrocchia. Mi lasci dire che in questi giorni mi sono fatto un esame di coscienza: valutando quello che ho combinato in questi anni, mi sono reso conto che, all’interno dei vari aspetti della pastorale, c’è un ambito in cui ho fatto troppo poco ed è quello dei genitori. Perciò mi sono ripromesso di fare in futuro una proposta bella, seria ed impegnativa, nel senso edificante della parola, proprio dedicata ai genitori di questi bambini. Grazie, Eccellenza, per questa visita e per avermi destinato a questa bella comunità di Force.”
La comunità ha manifestato la sua approvazione e gratitudine applaudendo più volte. Al termine della Messa, i fedeli presenti, tra cui anche l’Onorevole Augusto Curti, si sono riuniti in sagrestia per un momento conviviale in cui tutti – adulti, bambini ed anziani – hanno sperimentato quella gioia nel Signore di cui aveva parlato il vescovo durante la sua omelia.
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