“La notizia che ha dato il presidente Gustavo Petro di un cessate-il-fuoco bilaterale in accordo con le principali strutture armate che operano nel Paese è una buona notizia per iniziare questo nuovo anno”. Lo afferma, al Sir, mons. Juan Carlos Barreto, vescovo di Soacha e presidente della Commissione di pastorale sociale della Conferenza episcopale colombiana. A Capodanno, infatti, il presidente della Colombia ha dato il clamoroso annuncio del cessate-il-fuoco bilaterale, della durata di sei mesi, siglato con cinque gruppi armati attivi nel Paese: la guerriglia dell’Esercito di liberazione nazionale, i due gruppi della dissidenza Farc che si sono opposti all’accordo di pace del 2016 (Segunda Marquetalia ed Estado Mayor Central), i paramilitari del Clan del Golfo (Autodefensas gaitanistas de Colombia) e un altro gruppo paramilitare, le Autodefensas de Sierra Nevada.
Continua mons. Barreto: “A chi vive in zone non particolarmente coinvolte in situazioni di guerra e violenza, questa decisione potrebbe sembrare non necessaria, ma per chi invece vive in luoghi dove la presenza di questi gruppi è molto forte, la decisione può rappresentare l’inizio di una vita nuova. Inoltre, il cessate-il-fuoco rappresenta il miglior modo di iniziare il processo di ‘pace totale’ di cui il Paese ha bisogno. Far cessare la guerra è il primo passo per una pace solida. La società colombiana deve rallegrarsi per questa notizia e i gruppi che stanno nell’illegalità devono mostrare serietà di fronte a questo impegno”.
Certo, il vescovo non nasconde che altri e più strutturali passi saranno necessari: “La Colombia deve risolvere il conflitto sociale per risolvere la questione del conflitto armato. Il cessate-il-fuoco, però, è fondamentale per creare condizioni di pace in un Paese che attraverso il dialogo e la giustizia socio-ambientale può superare le cause strutturali della violenza”.
Alle parole di mons. Barreto fanno seguito quelle del comunicato ufficiale diffuso dalla Conferenza episcopale colombiana (Cec): “Questa notizia ci incoraggia a continuare a camminare e ad accompagnare tutti gli sforzi possibili e necessari per andare verso una pace duratura dell’amato popolo colombiano in questo nuovo anno”, scrive la presidenza della Cec. “In fedeltà al Vangelo della pace e in coerenza con l’invito di Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la pace 2023, riaffermiamo il nostro impegno ad accompagnare tutti gli sforzi volti a porre fine ai conflitti e alle violenze, che in Colombia continuano a generare vittime e povertà”, prosegue la nota.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *