SAN BENEDETTO DEL TRONTO – All’interno dello Schema di Bilancio Previsionale 2023 che sarà proposto per l’approvazione al Consiglio comunale nel corso della prossima riunione, l’Amministrazione comunale ha promosso una serie di agevolazioni con l’obiettivo di contrastare l’aumento delle spese che le famiglie si trovano ad affrontare. Le misure sono rivolte a sostenere in particolare famiglie numerose e nuclei familiari con minori e anziani, ma anche le iniziative imprenditoriali delle donne e dei giovani.
Tra le misure che s’intende introdurre figurano riduzioni della TARI e un innalzamento delle fasce reddituali che beneficiano delle agevolazioni per la fruizione del servizio di mensa scolastica.
Sul versante TARI, per le famiglie composte da sei o più membri e per quelle composte da cinque o più membri che risiedono in alloggi di superficie fino a 120 m² è prevista una riduzione del 25% della parte variabile della tariffa.
Per le famiglie composte da un adulto e due minori, per quelle composte da un adulto e un minore che vivono in alloggi di superficie fino a 80 m² e per quelle composte da due membri di cui uno di età superiore a 75 anni è invece prevista una riduzione del 10%, fino a un massimo di € 15,00.
Per i nuclei familiari composti da una sola persona di età superiore a 75 anni è prevista una riduzione del 15%, fino a un massimo di € 15,00.
Infine è prevista l’esenzioni dal versamento della prima annualità della TARI per le attività di imprenditoria femminile e giovanile (fino a 35 anni) aperte nel corso dell’anno 2023.
Come detto, la proposta vede anche l’innalzamento da € 7.000,00 a € 10.000,00 della fascia ISEE che beneficia dell’esenzione dal pagamento per usufruire del servizio di refezione scolastica, e l’innalzamento da € 10.000,00 a € 12.000,00 della fascia intermedia che beneficia invece di una riduzione della tariffa.
“Abbiamo lavorato in silenzio in questi mesi – ha detto nel corso della conferenza stampa di presentazione delle misure l’assessore al Bilancio Domenico Pellei – per trovare il modo più efficace, ma anche più semplice, per far sì che l’onere della tassa sullo smaltimento dei rifiuti fosse alleggerito per i più bisognosi. Avremmo potuto facilmente utilizzare il criterio dell’ISEE ma questo avrebbe comportato la necessità di presentare domande senza oltretutto avere la garanzia di intercettare tutte le famiglie in reale necessità. Abbiamo dunque utilizzato le banche dati in nostro possesso, parametrando le riduzioni sulla base delle dimensioni dell’immobile di residenza, del numero dei componenti del nucleo familiare, della presenza di minori e di persone anziane. In questo modo, le riduzioni vengono applicate d’ufficio e soprattutto introduciamo un criterio a cui teniamo molto, ovvero che l’agevolazione tributaria debba prioritariamente destinata alla famiglia, ovvero il luogo principale in cui le difficoltà dei singoli devono trovare la necessaria compensazione”.

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