GROTTAMMARE – “Il 16 febbraio, giovedì, ricorre il nono anniversario dall’istituzione dell’Adorazione Eucaristica Perpetua(AEP) nella nostra Diocesi. Correva l’anno 2014, quando, per la prima volta, in corrispondenza del 43°Parallelo, avvenne l’Adorazione a Gesù senza interruzione, giorno e notte, presso la Chiesa di Sant’Agostino a Grottammare”.
Con questa parole si apre la lettera di Giulia Diamiani, responsabile dell’Adorazione Eucaristica Perpetua di Grottammare.
Giulia scrive: “Una risposta di Amore alla Parola di Dio, nel Vangelo secondo Luca Lc 18,1-8, sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai.
A tal proposito, giovedì 16 febbraio alle ore 21.00, ringrazieremo Dio per questo Dono Immenso, con la Santa Messa che sarà presieduta presso la Chiesa di Sant’Agostino, con Don Giorgio Carini, guida spirituale dell’Aep e con il Vicario Generale don Patrizio Spina che presiederà la Santa Messa. L’invito è aperto a tutti.
L’Adorazione Eucaristica Perpetua viene mantenuta principalmente da fedeli laici che adorano Il Santissimo Sacramento esposto nell’ ostensorio giorno e notte tutti i giorni dell’anno senza interruzioni eccetto il venerdì e il sabato Santo e quando la Santa Messa viene celebrata. L’AEP è un dono di Dio alla sua Chiesa e per questi tempi. Quando viene accettata, apporta notevoli benefici alla Comunità e diviene una fonte continua di Frutti e di Grazie.
Gli adoratori si impegnano personalmente alla continuità dell’adorazione ma essa non deve essere percepita come una devozione privata quanto piuttosto “una preghiera che raggiunge il mondo intero, un eminente servizio all’umanità”
L’AEP non è un movimento ma un’azione della Chiesa richiesta e raccomandata dal Magistero, pertanto appartiene alla Chiesa e tutti i movimenti ecclesiali vi prendono parte.
Essa non intende sostituire altre modalità di adorazione nè rimpiazzare altri luoghi di adorazione. Al contrario, lo dimostra l’esperienza, dove viene stabilita si diffonde l’adorazione al Santissimo Sacramento in altri luoghi di culto.
È un’oasi di pace dove la gente si reca per ricevere nuova forza, secondo la chiamata “venite a Me voi tutti che siete stanchi e oppressi e Io vi darò ristoro” (Mt 11, 28) e per aprire una breccia nel trambusto quotidiano incontrando la tranquillità e la pace che proviene dalla presenza Divina “Fermatevi! Sappiate che Io sono Dio”(Sal 46, 11).
Gli adoratori si impegnano a fare un’ora di adorazione settimanale.
Grazie al loro impegno continuativo la chiesa rimane aperta a tutti e a qualsiasi ora come raccomandato da Papa Francesco. Gli adoratori, come zelanti custodi dell’Eucarestia, garantiscono che il Santissimo Sacramento non sia mai lasciato solo. Per mezzo dell’ Adorazione Perpetua, dalla Sua dimora Eucaristica, il Signore chiama ogni persona senza esclusione alcuna.
Le persone sono chiamate individualmente a prendere parte, rispondendo liberamente al primo comandamento: “il Signore tuo Dio adorerai: Lui solo devi servire”(Mt 4, 10) Inoltre per ciascun adoratore “l’atto di adorazione fuori della Santa Messa prolunga e intensifica ciò che ha luogo durante la celebrazione liturgica”(Benedetto XVI, Sacramentum Caritatis n.66)
L’ininterrotta catena di adoratori, ha come unico motivo e ultimo scopo che il Santissimo Sacramento sia adorato giorno e notte.
Nonostante le persone siano state invitate individualmente a partecipare all’adorazione, sono chiamate a formare un’unica comunità di fede e di amore attorno a Gesù Eucaristia, Sacramento e legame di unità, diventando così una fraternità eucaristica.
L’adorazione avviene in silenzio, fatto che sottolinea la maestà della divina presenza e consente un clima di meditazione di rispetto verso gli adoratori.
Il silenzio favorisce anche l’intimità, oltre che l’ascolto del Signore, è un autentico incontro con Lui.
Grazie Signore!”
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