SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Presente sul territorio dal 14 agosto del 1947, l’Avis Comunale San Benedetto del Tronto, che aderisce all’AVIS Nazionale, ha raggiunto in questi lunghi 75 anni e mezzo di vita traguardi inimmaginabili ed incredibili. Abbiamo incontrato l’attuale Presidente in carica, Marco Lorenzetti, per conoscere più da vicino le attività svolte sul territorio da questa associazione.

Come è entrato a far parte dell’Avis Comunale San Benedetto del Tronto?
Nel lontano 2002 mi ha portato all’Avis l’allora presidente diocesana dell’Azione Cattolica Maria Angellotti. Da donatore sono poi entrato entrato nel direttivo nel 2006. Dal 2021 sono stato eletto presidente, un’esperienza che avevo già fatto nel 2012. Mi fa sempre piacere dire come sono entrato a far parte dell’associazione perché ritengo che sia di monito per molti. Quasi nessuno diventa donatore dall’oggi al domani, senza qualcuno che lo spinga. L’esperienza mi dice che il donatore vuole sempre qualcuno che lo prenda per mano e lo accompagni: che si tratti di un amico o di un familiare non importa; quello che importa è che ci sia qualcuno a sostenerlo. Del resto è l’esempio che trascina ed è bello vedere nuovi donatori che giungono accompagnati da un veterano delle donazioni.

Qual è l’attuale situazione dell’associazione in termini di donatori e donazioni?
Proprio ieri abbiamo presentato i dati dei donatori e delle donazioni della nostra sede in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, oltre a me, anche il Tesoriere Marco Foglia, il Segretario Michele Piersantelli, l’Assessore Domenico Pellei, il Primario del Centro Trasfusionale Antonio Canzian e la signora Rosetti Meri che, con le sue 116 donazioni, attualmente detiene il record di donazioni tra le donne. I dati sono sorprendentemente positivi ed in controtendenza rispetto a quelli regionali e nazionali. Se, infatti, nella regione Marche e in tutta Italia il numero dei donatori è in calo, nella nostra associazione accade il contrario: rispetto ai 2.372 donatori del 2021, nel 2022 ne abbiamo avuto 2.456, con un incremento del 3.45%. Anche in questo inizio di 2023 siamo in crescita: attualmente, infatti, nella nostra sede di San Benedetto del Tronto i donatori di sangue sono giunti ad essere 2501. Questi numeri sono stati raggiunti grazie allo spirito di collaborazione che si è instaurato tra la nostra associazione ed il Centro Trasfusionale di San Benedetto del Tronto ed Ascoli che, da qualche tempo, riesce ad offrire un servizio più snello, rapido e completo soprattutto nella fase preparatoria dei nuovi donatori.

A chi può rivolgersi una persona che decide di essere un potenziale donatore?
Se un ragazzo o una ragazza o un adulto vuole diventare donatore, può contattare questo recapito telefonico che è sempre attivo: 334 7745928. Viene così fissato un appuntamento direttamente al Centro Trasfusionale di mattina, fare un colloquio con il medico trasfusionista, eseguire gli esami del sangue e poi fare anche un elettrocardiogramma, con la garanzia di ricevere subito gli esiti. In questo modo in una giornata possiamo sapere se quella persona abbia i requisiti per diventare donatrice. Da qualche tempo, inoltre, riusciamo a fare anche delle sedute pomeridiane: questa opportunità è molto utile anche per quei lavoratori che al mattino sono occupati, mentre nel pomeriggio sono liberi. Questo servizio per ora è attivo due volte al mese, dalle ore 15:00 alle ore 17:30. Per il mese di aprile che sta arrivando le due date disponibili saranno il 6 e il 27, mentre a maggio le sedute pomeridiane ci saranno il 10 e il 24 del mese. Se si è idonei, dopo quattro settimane, si può essere contattati per la donazione. In base agli impegni del donatore, si fissa l’appuntamento per la donazione.

L’Avis è da sempre impegnata nel sociale con numerose attività e collaborazioni. Ce ne racconta qualcuna?
Prima di tutto una volta al mese sosteniamo le spese della Caritas Diocesana. Poi, come avviene già da un po’ di anni a questa parte, anche quest’anno finanzieremo le Ragnoliadi: i 350 bambini partecipanti saranno premiati grazie alla nostra AVIS. Siamo inoltre un punto di riferimento anche per i giovani adolescenti che frequentano le Scuole Superiori del territorio: grazie, infatti, alla nostra associazione, verranno erogate 10 borse di studio da 500 euro cadauna e 5 borse di studio da 200 euro ciascuna per i ragazzi donatori più meritevoli, scelti tra coloro che frequentano il 5° anno degli Istituti presenti in città, ovvero il Capriotti, il Leopardi, il Rosetti, il Guastaferro e il Buscemi. Sosteniamo anche l’Associazione Cavalluccio Marino che svolge attività anche agonistiche con persone con disabilità. Siamo presenti con un contributo economico anche per l’Associazione Faro BaskIn che svolge attività inclusive di basket.

Cosa c’è nel futuro dell’Avis Comunale San Benedetto del Tronto?
Per il prossimo 1° aprile 2023 abbiamo convocato un’assemblea straordinaria dei nostri donatori Avis che si terrà alle ore 16.00 presso la Sala del Municipio del San Benedetto del Tronto per festeggiare un traguardo importante: ottenere la personalità giuridica. Alla presenza del notaio Flavia De Felice, voteremo e sottoscriveremo tale atto, divenendo così una delle prime Avis italiane ad avere questo riconoscimento giuridico. Nell’occasione, inoltre, verranno premiati circa 400 donatori con varie medaglie ed onorificenze per quello che hanno fatto in tutti questi anni.
Nel futuro c’è la campagna promozionale per nuovi donatori che è già attiva. Per Avis non possono che esserci cose belle nei prossimi mesi ed anni! L’Avis, infatti, è pieno di persone che hanno deciso di regalare qualcosa agli altri gratuitamente, persone che hanno una forte spinta verso il prossimo, persone  ricche dentro, ricche di una ricchezza inestimabile che è l’amore per gli altri, qualcosa che vale più di qualsiasi altra cosa al mondo.

Che messaggio vuole dare ai lettori?
Prima di tutto voglio dire che non si smette mai di essere un donatore di sangue. Anche coloro che, per ragioni di età o di salute, non possono più donare il sangue, restano comunque all’interno dell’associazione con altre mansioni e spesso sono le prime che rivolgono ai loro figli, nipoti e pronipoti l’impegno a donare il sangue. A tutti loro e a tutti i donatori attivi voglio dire grazie per l’enorme dono che fanno alla comunità.
In secondo luogo voglio dire a tutti i lettori che è essenziale per tutta la sanità donare il sangue. Spesso molti non se ne rendono conto perché il problema non li tocca e se ne accorgono solo quando un familiare o un amico necessita di una trasfusione. Il compito mio e di tutti i donatori Avis quindi è quello sensibilizzare più cittadini possibili e promuovere al massimo la donazione del sangue. Sono speranzoso nel fatto che, tra i tanti lettori, qualcuno decida di contattarci per divenire donatore.

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