DIOCESI – È stata una Domenica delle Palme all’insegna della speranza e del conforto quella vissuta ieri, 2 aprile, dai fedeli della parrocchia della Marina. Il parroco, nonché vicario generale della Diocesi, don Patrizio Spina, infatti, ha ripetuto più volte ai presenti che il ramoscello di ulivo ci ricorda quanto Gesù ci abbia amato e quanto ci ami ancora, standoci vicino anche nelle nostre fragilità.
Dopo aver benedetto i ramoscelli di ulivo alle ore 10:30, presso il cortile dell’asilo Merlini di San Benedetto del Tronto, don Patrizio, insieme a don Romualdo Scarponi e don Luciano Paci, ai diaconi Walter Gandolfi e Pietro Mazzocchi e ai numerosi fedeli accorsi per l’occasione, si è recato in processione verso la Cattedrale Santa Maria della Marina per la consueta Messa delle ore 11:00.
Prima di iniziare la sua omelia, don Patrizio ha rassicurato i presenti sull’assenza del vescovo Carlo Bresciani che, a causa di un po’ di febbre, non ha potuto presiedere la celebrazione. Poi ha detto: “Sono particolarmente contento perché vedo tanti bambini e ragazzi con i rami di ulivo. Oltre alla bellezza di vederli oggi qui riuniti nelle prime file, sarà bello anche ascoltare cosa diranno di questa mattina e di questi ramoscelli nel tempo”. Dopo, rivolgendosi direttamente ai piccoli fedeli, ha aggiunto: “Quel ramo che avete in mano ora potrebbe anche non assumere un grosso significato, ma, quando andate a casa, conservatelo, mettetelo in un posto bene visibile, perché vi sarà utile. Quel ramo, infatti, è un memoriale, ovvero ricorda a voi e a tutti noi che davvero il Signore Gesù non ci ha amato per scherzo, anzi ci ha amato in tutte le nostre sfaccettature, con tutte le nostre fragilità, ci ha amato di un amore incredibile. E quando, entrando in casa, un giorno, magari sarai arrabbiato o offeso oppure ti sentirai tradito e deluso, guarda quel ramo di ulivo e avrai sollievo: esso ti ricorderà che non sei solo, che Gesù ha sperimentato prima di te quei sentimenti e che quindi ti capisce e ti è vicino”.
“E anche tu, adulto, che stai ascoltando – ha proseguito don Patrizio -, tu che ti senti messo ai margini, magari calunniato senza colpa, tu che ti senti giudicato, messo in difficoltà, quando guarderai quel ramo di ulivo a casa, sentirai a fianco a te il respiro affannoso di Cristo. E questo vale anche per te che sei fragile, profondamente fragile: ogni volta che ti sentirai innamorato della vita ma al tempo stesso incapace di spiegarne il senso, guardare quel ramo di ulivo ti farà bene. Certamente non tutto scomparirà all’improvviso e non tu smetterai di piangere, ma saprai con certezza che le tue lacrime saranno raccolte. Ti capiterà anche, se non è già capitato, che qualcuno su cui contavi si addormenterà: allora ti sentirai come Gesù. Quando non capirai il senso di quello che stai vivendo, ti ricorderai di Gesù che nel Getsemani si è sentito solo, triste ed abbandonato. Allora ti sentirai accompagnato da Cristo. Ecco allora cosa significa questo memoriale: significa che noi non siamo soli ed abbandonati a noi stessi, bensì siamo accompagnati silenziosamente da Dio che non ci giudica, non ci prende in giro, non ci tradisce. Questo ramoscello di ulivo ci dice che da tutte le cose brutte si risorge! Questa Domenica delle Palme dunque sia una giornata di conversione: chiediamo al Signore di convertirci, di farci guardare agli altri con occhi che sorridono e con sorrisi che incoraggiano e portano alla pace. Pace nelle relazioni e anche oltre i confini. Pace in parrocchia, in famiglia, nel lavoro, nella società”.
“Carissimi bambini, ragazze e ragazzi – ha concluso don Patrizio –, grazie per essere qui. A me la vostra presenza ha riscaldato il cuore. In tutte quelle volte che mi sentirò in difficoltà, mi ricorderò che voi c’eravate e mi avete fatto sentire accolto, amato, al posto giusto e al momento giusto. Spero che il Signore conceda questo a tutti noi”.
Dopo i riti di Comunione e prima della benedizione finale, don Patrizio Spina ha ricordato ancora una volta il vescovo Bresciani, rassicurando tutti i fedeli sulla sua presenza nei prossimi giorni in Cattedrale per celebrare al meglio i riti solenni della Settimana Santa.
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