SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Finalmente dopo gli anni dalla chiusura determinata dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid, il Centro Diurno del Gruppo Interparrocchiale Unitalsi di Porto d’Ascoli per anziani e persone non autosufficienti riaprirà le porte martedì 18 aprile alle ore 14:30. L’Associazione, che raggruppa le quattro parrocchie della zona – Cristo Re, S.S. Annunziata, Sacra Famiglia e San Giacomo della Marca – inaugurerà il locale rinnovato presso la Casa di Accoglienza Papa Giovanni XXIII nella Parrocchia di Cristo Re, che è stato rivisitato per rendere il Centro ancora più adatto alle esigenze delle persone più fragili e per alleviare anche la fatica delle famiglie che purtroppo nel periodo pandemico hanno visto intensificarsi l’assistenza da dedicare ai propri cari.

Queste le parole di Francesco Massari, responsabile del Gruppo Interparrocchiale  Unitalsi: “Da anni la nostra associazione, composta da quasi 150 persone tra assistiti, personale e simpatizzanti, si dedica all’ accoglienza ed assistenza delle persone con disabilità e degli anziani della propria comunità territoriale. Tra le molteplici attività promuove pellegrinaggi, gite, recital, momenti di gioco e convivialità. Fiore all’ occhiello della nostra Associazione è l’accoglienza che diamo ai nostri amici presso il salone dedicato più volte la settimana. Purtroppo per motivi legati alla pandemia da Covid-19 abbiamo dovuto chiuderei battenti per un po’, ma domani finalmente riapriremo in una veste nuova e ancora più accogliente. Il Centro Diurno, infatti, ripartirà con le consueti attività che si svolgeranno dalle ore 14:30 alle ore 18.30 di ogni martedì e venerdì della settimana. Verrà inoltre garantito, come era già in precedenza, un servizio di trasporto per tutti coloro che ne avranno bisogno con due pulmini attrezzati da e per il Centro Diurno”.

“Colgo l’occasione – conclude il Presidente Massari – per ricordare che la nostra Associazione è composta da soli volontari che dedicano il proprio tempo libero a chi ne ha più bisogno. Per tale ragione li ringrazio dal profondo del cuore. Con la riapertura del Centro io e tutti i volontari auspichiamo di poter vivere questi nuovi ambienti al massimo, incentivando e favorendo momenti di aggregazione con le comunità parrocchiali di cui facciamo parte. La condivisione del tempo e dell’amore cristiano è l’unica strada per costruire una rete di relazioni umane autentiche e soddisfacenti”.

 

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