“Una mina ha colpito e fatto saltare in aria la jeep di padre Arialdo Urbani, missionario betharramita in Repubblica Centrafricana.

Il religioso – che ha 83 anni e dal 1986 opera nel villaggio di Niem, nel nord-ovest del Paese – sta bene ma tre persone che viaggiavano con lui, di cui un bambino, sono morte sul colpo e altre sei sono ferite”.  Lo si legge nel sito del vicariato d’Italia dei betharramiti.

“Ieri sera padre Arialdo stava percorrendo la pista da Bogbatoyo a Niem, al termine di una giornata in visita al villaggio sede di una delle prime scuole fondate dal missionario. Era a bordo della sua jeep e a circa 50 km dall’arrivo, all’altezza del villaggio La Douane, è incappato in uno dei tanti ordigni disseminati dalle forze ribelli che mettono a ferro e fuoco il territorio dall’inizio della guerra civile”. La macchina ha urtato la mina con la ruota anteriore “e a fare le spese dell’impatto sono stati i passeggeri che viaggiavano nei sedili posteriori e a bordo del cassone del veicolo. Il confratello e medico padre Tiziano Pozzi si è subito recato sul posto, ha prestato i primi soccorsi, trasportato i feriti, di cui due sono gravi, all’ospedale di Niem e diramato il primo bollettino da cui si apprende che padre Arialdo è frastornato per il forte colpo, ma miracolosamente non ha riportato conseguenze gravi”.
Il sito specifica: “È la seconda volta che il missionario salta su una mina. Gli era capitato soltanto due anni fa, anche quella volta a pochi chilometri da Niem: pure in quell’occasione padre Arialdo era rimasto illeso, mentre una terza persona, che aveva trovato un passaggio sulla jeep del missionario, era morta a seguito dell’impatto”.

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