Di Don Gianni Croci
DIOCESI – Continuano a soffrire le popolazioni al confine tra la Turchia e la Siria colpite dalla forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9, lo scorso 6 febbraio. La nostra diocesi ha versato a Caritas italiana la somma di Euro 22.075,65, frutto della raccolta tenuta domenica 12 Febbraio nelle diverse comunità e delle offerte di alcuni privati.
Caritas Italiana è impegnata in Turchia e Siria da molti anni in collaborazione con le rispettive Caritas nazionali, fornendo un accompagnamento tecnico per lo sviluppo organizzativo, l’assistenza umanitaria, la riabilitazione socio-economica e percorsi di sostegno psico-sociale e di riconciliazione per migranti e giovani. Sin dai primi momenti vi è stato un costante contatto con Caritas in Turchia, Caritas Siria e la rete Caritas internazionale per raccogliere e diffondere regolarmente le informazioni alla rete in Italia, coordinarsi con tutti gli attori in loco, partecipare al supporto tecnico con proprio personale in base alle esigenze espresse dalle due Caritas.
A fronte dei bisogni di base identificati nelle prime fasi dell’emergenza dalla Caritas locale, fino alla fine di maggio sarà in corso il piano di interventi (RRA) con i seguenti obiettivi e risultati già raggiunti: fornire un’accoglienza temporanea per le famiglie che hanno perso la casa, attraverso l’organizzazione di strutture adeguate e sicure; fornire generi alimentari (kit alimentari e pasti caldi); organizzare e preparare pasti caldi per gli sfollati: sono stati distribuiti in totale17.500 pasti caldi; fornire prodotti per l’igiene di base (acquisto e preparazione dei pacchi, distribuzione nelle strutture e in alcuni centri logistici); fornire vestiario ed altri prodotti necessari.
Durante la realizzazione di queste attività è stato portato avanti un attento lavoro di analisi e monitoraggio dei bisogni della popolazione per strutturare un piano d’intervento più ampio, sia dal punto di vista geografico che temporale, attraverso missioni valutative ed esplorative. Si sta già lavorando alla stesura di un piano di emergenza per la programmazione delle attività future.
Nel mese di aprile, Caritas Siria ha avviato un ampio piano di risposta per più di 12.000 persone della durata di 12 mesi che prevede: la distribuzione di voucher mensili per acquisto di generi di prima necessità ad almeno 1.400 famiglie per un periodo di 6 mesi (da aprile a ottobre); l’affitto di abitazioni per 600 famiglie sfollate per un periodo di 6 mesi, attraverso un accordo trilaterale con i proprietari la ristrutturazione di 170 abitazioni e 12 scuole pubbliche che hanno subito danni non strutturali; assistenza medica per 525 persone che necessitano di terapie o interventi salvavita o presidi ortopedici fondamentali per il loro benessere; la riabilitazione di circa 100 attività economiche danneggiate dal sisma e l’avvio al lavoro di circa 200 disoccupati giovani o adulti.
Nel medio – lungo periodo si stanno ipotizzando interventi di sostegno psico-sociale comunitario e individuale, che aiutino a rielaborare i traumi e superare i conflitti, estremamente necessari per una popolazione che ha sofferto davvero troppo.
Grazie ai fondi raccolti finora e agli stanziamenti della Conferenza Episcopale Italiana, Caritas Italiana sta contribuendo con un sostegno tecnico e finanziario alla risposta all’emergenza organizzata dalle Caritas Siria, in particolare mettendo a disposizione 1.150.000 euro per i primi 12 mesi di attività, necessari per la realizzazione delle attività descritte in precedenza.
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