ACQUAVIVA PICENA – Si impreziosisce di un’ulteriore gemma la prestigiosa collana di archivi riordinati e resi funzionali grazie al progetto “Memorie di Carta” che sabato scorso ha fatto tappa ad Acquaviva Picena, dodicesimo appuntamento dell’iniziativa promossa dalla Provincia in collaborazione con la Regione, Soprintendenza Beni Archivisti delle Marche e Comuni del Piceno.

Nel corso del convegno, tenutosi presso l’Auditorium della Banca Piceno Truentina, il sindaco Pierpaolo Rosetti, il vice Renato Cameli e all’Assessore alla Cultura Elisabetta Rossi, hanno ringraziato l’Amministrazione provinciale, sottolineando la valenza di “un intervento che contribuisce alla fondamentale opera di valorizzazione delle identità locali attraverso una sistemazione rigorosa e scientifica di una gran mole di documenti e testimonianze del tempo”. Parole d’elogio anche da parte del presidente della Banca Piceno Truentina Aldo Mattioli, del dott. Luigi Compagnoni del Compartimento di Archivistica del Ministero dei Beni Culturali, della funzionaria della Regione Serenella Canullo e del soprintendente Archivistico delle Marche Luisa Montevecchi.

Presenti, oltre ad un numeroso pubblico, il Presidente della Provincia Piero Celani, l’Assessore alla Cultura Andrea Maria Antonini, l’ex Presidente della Provincia Pietro Colonnella, il Capo di Gabinetto della Prefettura dott. Giuseppe Di Nardo, l’ex primo cittadino Tarciso Infriccioli e il suo vice di allora, Teodorico Compagnoni che presero parte nel 2010, proprio da Acquaviva, alla stipula del protocollo d’intesa tra Provincia e Soprintendenza Regionale per i Beni Archivistici.

“La Provincia è un autentico baluardo nella difesa di quel tesoro inesauribile di saperi e conoscenze che ogni Comune del territorio piceno possiede – ha evidenziato il Presidente Celani – possiamo dire che Memorie di Carta, unico progetto nel suo genere, costituisca un’eccellenza e un esempio per altre amministrazioni provinciali, non solo delle Marche”.

“Siamo orgogliosi di quanto stiamo facendo e di quanto di prezioso stiamo raccogliendo – ha ribadito l’Assessore Antonini – si tratta di uno straordinario lavoro realizzato in sinergia con Istituzioni e professionisti. Il tutto sotto l’egida della Soprintendenza che rappresenta un qualificato riferimento in un ambito nevralgico nel campo della tutela della memoria storica e della identità dei luoghi”.

A spiegare nei dettagli l’opera di inventariazione sono state le due professioniste incaricate: Margherita Verdecchia, esperta d’arte e Milena Corsini, archivista; precedute dal coordinatore del progetto Andrea Martinelli che ha spiegato il funzionamento di Sesamo, software usato per la catalogazione.

Il nuovo archivio, che ha sede nello splendido palazzo “Celso Ulpiani” dove sorge anche la biblioteca comunale, raccoglie un vastissimo patrimonio documentale (deliberazioni, carteggi amministrativi, lettere, protocolli, certificati, ecc) afferente a 3 distinti periodi storici: Antico regno (dal 1571 al 1797), Pre Unitario (fino al 1860) e Post Unitario (fino al 1973). Presenti anche documenti relativi ai Fondi aggregati e altri importanti testi del periodo napoleonico. Dopo il convegno si è tenuto il taglio del nastro e la visita alla nuova struttura che da oggi in poi sarà fruibile dalla cittadinanza, oltre che da ricercatori e studiosi.

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