DIOCESI – Si è concluso venerdì 16 giugno, con l’assemblea di tutti gli iscritti, l’Anno Accademico della Scuola di Formazione Teologica della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, diretta da don Lorenzo Bruni.
L’assemblea si è aperta alle ore 20:30 presso la sede della Scuola in via Pizzi.
Il segretario della Scuola, Alessio Perotti, ha condiviso con i presenti il risultato del sondaggio sottoposto all’attenzione di tutti gli iscritti ed ha poi aperto un dibattito relativamente alle osservazioni sull’anno appena concluso e alle proposte per i successivi. Nel corso di un costruttivo dialogo, sono emersi chiaramente l’amore per la scuola e lo spirito di collaborazione per farla crescere e sviluppare.
Il direttore don Lorenzo Bruni ha affermato: “La Scuola rappresenta un servizio di accompagnamento per singoli e gruppi che permette di migliorare la loro formazione individuale e collettiva e al contempo consente loro di vivere una bella esperienza di Chiesa che si incontra, si forma, si confronta”.
“La Scuola – ha proseguito don Bruni –, su indicazioni della CEI e del nostro stesso Vescovo Carlo Bresciani, intraprenderà un percorso di innovazione secondo quello stile sinodale che Papa Francesco intende attuare come cammino perpetuo, per rispondere al meglio alle rinnovate esigenze della Chiesa soprattutto in termini di coinvolgimento laicale.
In tal senso la Scuola di Formazione avrà anche il compito di sopperire in parte alla chiusura e alla riduzione degli Istituti Superiori di Scienze Religiose, offrendo una formazione sul territorio, anche più agevole da raggiungere per motivi geografici.
Nel corso dell’ultima assemblea del clero, in accordo con il Vescovo Carlo, ho avuto l’occasione di richiamare l’intero presbiterio ad un senso di responsabilità ed attenzione verso questa realtà formativa, che concorre alla formazione dei laici e offre quindi un importante servizio sul territorio, che potrà ulteriormente espandersi anche nell’entroterra”.
Tante le proposte che sono venute fuori durante l’assemblea, come ad esempio il rinnovo di alcune tradizioni precedenti al Covid, tra le quali la gita d’istruzione. Sono inoltre stati suggeriti l’introduzione o il ripristino di alcuni corsi, tra i quali Sacra Scrittura, ritenuto indispensabile in una Scuola di Formazione Teologica; Filosofia, sia religiosa che laica; Comunicazione, per l’acquisizione di nuovi linguaggi e strumenti con cui rivolgersi al mondo giovanile; Teologia dell’Arte; Bioetica; Antropologia Teologica; Sociologia; Corsi monotematici su particolari encicliche rappresentative. Alcuni studenti hanno anche proposto di approfondire teologicamente il tema che ogni anno il Vescovo Carlo propone alla Diocesi con la sua lettera pastorale, magari con l’intervento dello stesso Vescovo, che è presidente della Scuola.
Ottimi i numeri registrati dalla Scuola durante l’Anno Accademico 2022/2023, soprattutto se si tiene conto del fatto che le lezioni sono ricominciate in presenza dopo la lunga pausa forzata causata dalla pandemia. Dieci i corsi che si sono tenuti dal 7 Ottobre 2022 al 26 Maggio 2023: Storia delle Religioni (prof.ssa Giancarla Perotti); Ministeri nella Chiesa (prof.ssa Francesca Benigni); Storia della Chiesa III (prof. Giancarlo Brandimarti); Trinitaria (don Lorenzo Bruni); Mariologia (don Francesco Mangani); Teologia Morale (don Giuseppe Bianchini); Cristologia (don Vincent Ifeme); Liturgia (prof.ssa Margherita Gricinella); Sinodalità (don Lorenzo Bruni); Introduzione alla Teologia (don Francesco Mangani). Gli studenti iscritti sono stati 16 e, al termine dell’anno, sono stati sostenuti 22 colloqui d’esame.
Al termine dell’assemblea, prima del momento conviviale finale, è avvenuta la consegna dei Diplomi a coloro che hanno concluso il ciclo triennale di studi e che hanno sottolineato come la Scuola di Formazione Teologica sia un gioiello da valorizzare, un prezioso strumento che con il tempo potrà formare sempre più quei laici profondamente motivati a contribuire al bene della Chiesa.
“La nostra Scuola – ha concluso il direttore don Bruni – è presente in Diocesi da molti anni. Il prossimo Anno Accademico sarà il cinquantesimo, per cui saranno proposte specifiche iniziative pubbliche. Ancorati al passato, ma con uno sguardo verso il futuro, la nostra Scuola dovrà mutare con il mutare dei tempi: se da un lato, infatti, dovrà essere radicata solidamente nella sua tradizione, dall’altro dovrà anche aprirsi alle nuove istanze richieste dalla Chiesa e dal popolo di Dio”.
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