Venerdì scorso, 23 giugno, nell’antico complesso di San Pietro in Vincoli a Roma – che ospita la curia generalizia dei Canonici regolari lateranensi e da tempo anche la facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza – si è svolto il convegno dedicato al bicentenario della rifondazione dell’ordine canonicale, aperto dal card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano.
“La vita comune – ha detto il porporato – è una caratteristica fondamentale della vostra regola. È il segno più alto nella vostra vita di Canonici regolari lateranensi: un elemento chiave della vita consacrata consegnata dal Signore è infatti quello della fraternità vissuta.

Di questo anelito di fraternità e di unità nella carità è segno anche il bicentenario dell’unione lateranense che stiamo celebrando”. “Nel nostro mondo dominato dalla comunicazione globale e nello stesso tempo dall’incapacità di comunicare con autenticità, la vita fraterna comune è segno della possibilità di rapporti umani accoglienti, trasparenti e sinceri – ha osservato il segretario di Stato vaticano -. Facendosi compagna di strada della debolezza e della solitudine degli uomini e delle donne del nostro tempo, la Chiesa punta su fraternità ricche di gioia e di Spirito santo”. “Fin dall’inizio, la vostra comunità – ha aggiunto il card. Parolin – è stata formata da chierici provenienti da diverse parti del mondo. Siete chiamati allora a riconoscervi come fraternità aperta alla complementarietà dell’incontro nella convivialità delle differenze per procedere uniti”.
Al convegno di San Pietro in Vincoli hanno partecipato personalità del mondo ecclesiale e accademico, con preziosi contributi di carattere storico, pastorale e teologico.

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