DIOCESI – “Dopo la Veglia commovente di ieri e la notte trascorsa all’aperto insieme a tanti altri pellegrini provenienti da tutto il mondo, oggi abbiamo vissuto un altro momento molto emozionante: la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Pontefice.
Durante l’omelia, commentando la pagina del Vangelo riguardante la Trasfigurazione, Papa Francesco ha usato tre verbi che sono tre moniti per la nostra vita:
Brillare, non nel senso di metterci sotto i riflettori, al centro della scena, esibendo un’immagine di noi perfetta, bensì nel senso di essere luminosi, riflettendo la Luce di Cristo, amando come Lui ha amato noi.
Ascoltare, ovvero prestare attenzione a quello che Gesù ci dice attraverso il Vangelo e nel nostro cuore, un ascolto che è il vero segreto della vita cristiana, perché ci indica il cammino dell’amore a cui siamo chiamati.
Non temere, nel senso di non avere paura di non farcela, ma soprattutto nel senso di non temere di essere ciò che siamo davvero, di mostrare le nostre fragilità.
Quello di non essere accettati, purtroppo, è un timore che accomuna molti giovani, ma la verità è che, quando ci riveliamo per quello che siamo, scopriamo che anche gli altri sono molto fragili ed hanno gli stessi nostri problemi. Pertanto le parole di Papa Francesco, che ci ha esortato ad essere autentici, a non sentirci inadeguati, a non nascondere il dolore e le paure, sono state per noi le più significative di questa GMG di Lisbona. Un monito che è un testamento che il Santo Padre ci ha lasciato per vivere con gioia e pienezza la nostra vita”.

È questo dunque il testamento spirituale di questa 37° Giornata Mondiale della Gioventù 2023 che si è conclusa oggi, 6 agosto, a Lisbona, stando al racconto di Jhan Andres Socionovo e Vittoria Angeloni, due dei nostri inviati speciali nella capitale lusitana ((che vi abbiamo già presentato in questo articolo: https://www.ancoraonline.it/2023/07/28/foto-partiti-giovani-della-nostra-diocesi-la-gmg-lisbona/).

I due giovani hanno trascorso la notte presso il “Campo da Graça“, ovvero “Campo della Grazia“, situato nel Parque Tejo-Trancão, sotto al lungo Ponte Vasco da Gama che attraversa il fiume Tago e collega Montijo e Sacavém. In questa cornice dal panorama bellissimo, hanno condiviso momenti significativi insieme ad un milione e mezzo di giovani provenienti da tutti i continenti, tra i quali ache i pellegrini delle due Diocesi del Piceno.

“In questo momento – concludono Jhan Andres e Vittoria – proviamo una sensazione strana nei nostri cuori: da una parte siamo stanchi, in quanto abbiamo camminato molto ed abbiamo dormito poco; dall’altra, però, le parole di Papa Francesco ci hanno ispirato e ci hanno dato tanta forza, quindi ci sentiamo di possedere un’energia incredibile! Con questi sentimenti ci stiamo recando verso i pullman per intraprendere il nostro viaggio di ritorno. Prima di tornare a casa, però, faremo ancora due soste. La prima sarà domani in Spagna, a Manresa, una località situata nel cuore della Catalogna”.

Questo il programma che attende i giovani nelle prossime ore.
Durante la mattinata di domani, 7 agosto, i pellegrini giungeranno a Manresa, dove effettueranno un giro turistico della città. Nel pomeriggio si recheranno a Monistrol de Montserrat per una visita al monastero benedettino di Santa Maria de Montserrat, un importante sito di pellegrinaggio e meta di molti turisti.

Ad accompagnare i ragazzi della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, anche cinque sacerdoti: don Matteo Calvaresi, don Pierluigi Bartolomei, don Guido Coccia, don Silvio Giampieri, don Roberto Traini.

 

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