(da Lisbona) “Giovani italiani ben trovati. Ora è il tempo della Corea 2027 Seoul. Venite in Corea. Incontriamoci in Corea. Coraggio!”. Con un video messaggio l’arcivescovo di Seul, mons. Peter Chung Soon-taick, si rivolge ai giovani italiani e li invita a partecipare numerosi alla prossima Gmg. La data precisa e i luoghi dove si svolgeranno le giornate ancora non si conoscono.
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“Dobbiamo ancora discuterne con i vescovi, prima di poter dare delle indicazioni precise”, spiega l’arcivescovo, ma “l’annuncio è ormai ufficiale”. “Innanzitutto esprimiamo la nostra gratitudine a Papa Francesco per aver scelto la Corea del sud come Paese che ospiterà la prossima Gmg”, dice in conferenza stampa a Lisbona l’arcivescovo Chung Soon. “I nostri cuori sono pieni di gioia nel rispondere a questa chiamata del Papa”. Il pensiero si rivolge a tutti i giovani della Corea, nessun escluso. “La Gmg non è solo un evento cattolico”, sottolinea l’arcivescovo di un Paese in cui i cattolici sono l’11,1% della popolazione, raggiungendo più di 6 milioni di fedeli. ”È un incontro che si apre anche a tutte le religioni e invita tutti a condividere una esperienza di fraternità e coesione sociale”. “Ci prepariamo ad accogliere giovani di tutto il mondo”, prosegue mons. Chung Soon. “La nostra speranza è che possano fare esperienza di uno scambio tra culture e storie di vita e possano sperimentare un amore profondo per poi portare questo amore nella vita di tutti i giorni”. È la seconda Giornata mondiale della gioventù che si svolge in Asia: la prima fu a Manila nel 1995 con Giovanni Paolo II. La Gmg di Seoul è per i cattolici della Corea una grande opportunità di “mostrare e far conoscere a tutto il mondo la nostra cultura e il nostro Paese”, ricco di storia e antiche tradizioni. La Corea – ricorda l’arcivescovo parlando con i giornalisti – è anche il Paese del k-pop e del k-dramma che stanno attirando nel Paese giovani da tutto il mondo. Guardando ai “numeri” del Portogallo, mons. Chung Soon dice: “Non ci attendiamo milioni di giovani ma una grande partecipazione”. Un evento della Gmg richiede certamente un grande lavoro, che la Chiesa di Corea farà in stretta collaborazione con la Santa Sede, con i membri del governo e le autorità locali”. “Abbiamo 4 anni”, conclude l’arcivescovo sorridendo.
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