“I tempi di crisi sociale, economica, identitaria e di sicurezza sfidano le democrazie occidentali a rispondere efficacemente, rimanendo però sempre fedeli ai loro principi; principi da riconquistare continuamente e la cui difesa richiede una grande vigilanza”.
Lo ha detto Papa Francesco ieri mattina, 21 agosto, mentre era in udienza con una delegazione di avvocati di Paesi membri del Consiglio d’Europa firmatari dell’Appello di Vienna. Appello che “si colloca nel contesto europeo attuale, difficile sotto molti aspetti, a motivo, tra l’altro, della guerra insensata in Ucraina”.
“La paura di disordini e violenze, la prospettiva di rivolgimenti degli equilibri stabiliti, la necessità di agire con efficacia davanti alle urgenze possono indurre nella tentazione di fare eccezioni, di limitare – almeno provvisoriamente – lo Stato di diritto nella ricerca di soluzioni facili e immediate”, ha aggiunto il Pontefice. Di qui la richiesta di impegno affidato dal Papa agli avvocati di reclamare “che ‘lo Stato di diritto non sia fatto mai oggetto della minima eccezione, anche in tempo di crisi’. La ragione è che lo Stato di diritto è al servizio della persona umana e mira a tutelarne la dignità, e ciò non ammette alcuna eccezione”.
Papa Francesco si è poi soffermato su uno degli “aspetti su cui vigilare riguardo alla vostra professione”, cioè “il richiamo del principio fondamentale del segreto professionale, di cui voi deplorate la violazione in alcuni Stati membri”. “Comprendo e condivido la vostra preoccupazione e vi incoraggio nella vostra azione – ha detto – . È indispensabile che siano preservati nelle nostre società spazi di confidenza in cui le persone possano esprimersi e deporre i loro fardelli. Questo è molto importante. Nella Chiesa abbiamo il segreto della Confessione; voi pure avete questo spazio, dove una persona può dire la verità al suo avvocato perché la aiuti…”.
Infine, il Papa si è detto “sensibile” alla “cura che voi rivolgete alla casa comune e al vostro impegno per partecipare all’elaborazione di un quadro normativo in favore della protezione dell’ambiente”. “Non dobbiamo mai dimenticare che le giovani generazioni hanno diritto a ricevere da noi un mondo bello e vivibile, e che questo ci investe di gravi doveri nei confronti del creato che abbiamo ricevuto dalle mani generose di Dio. Grazie per questo contributo. Io sto scrivendo una seconda parte della Laudato si’ per aggiornarla sui problemi attuali”.
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