“Insieme in solidarietà con le vittime dell’emergenza climatica” è la campagna lanciata da Caritas Cile per raccogliere fondi, al fine di rispondere alle esigenze umanitarie provocate dalle piogge e dalle esondazioni dei fiumi.
Due persone sono morte negli ultimi giorni e oltre 30.000 persone sono isolate a causa del maltempo, che ha colpito le stesse regioni già coinvolte nelle inondazioni di due mesi fa, oltre che negli incendi del gennaio scorso: Maule, Biobío, Ñuble, O’Higgins.
Il sottosegretario agli Interni, Manuel Monsalve, ha riferito che 53 strade sono state colpite dalle piogge, oltre a 55 scuole con gravi danni strutturali. Particolarmente grave la situazione nella città costiera di Licantén (Maule), per l’esondazione del rio Mataquito, che ha colpito più di 3.000 persone e 1.400 abitazioni.
La campagna è coordinata dal Programma ambiente, gestione dei rischi ed emergenze (Magre) e lavora in coordinamento con le équipe diocesane presenti nella zona del disastro, in rete con organizzazioni pubbliche e private e con la società civile. Come riferito da Caritas Cile e come riportato sul suo sito web dalla Conferenza episcopale cilena, con questa nuova campagna nazionale, Caritas Cile cerca di contribuire ai processi di risposta umanitaria immediata come la consegna di vestiti, coperte, cibo, acqua, riscaldamento, così come nei processi di accompagnamento e di recupero delle abitazioni e dei mezzi di sussistenza. Questa nuova campagna si aggiunge a quella lanciata il 25 giugno, intitolata “Per un inverno di solidarietà, insieme in questa emergenza climatica”.
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