“Vedo una Chiesa timorosa, poco audace. Una Chiesa che parla poco di Dio, ma da lì si deve partire. Deve stare attenta ai bisogni alle priorità dell’ uomo ma il punto di partenza è Dio”. Queste le parole del patriarca latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, descrivendo la Chiesa italiana, rispondendo ai giornalisti dei settimanali cattolici vincitori del concorso “8xmille senza frontiere”, in pellegrinaggio in Terra Santa e ricevuti in patriarcato a Gerusalemme. “Una Chiesa che fa fatica a dire una parola di orientamento alla vita sociale, soprattutto alle nuove generazioni ma non solo. Difronte a questi grandi cambiamenti di una società che sta diventando sempre più multiculturale, multireligiosa, deve dire una parola di orientamento sereno. Una Chiesa che si preoccupa di tante questioni che mi paiono molto di élite, ma che tocchino poco la vita reale della gente”, ha proseguito il patriarca, aggiungendo: “Detto questo però, vedo anche tante bellissime realtà di territorio. Parrocchie con parroci meravigliosi. Vedo nel territorio tante realtà molto belle e positive, però in generale come Chiesa è in una fase un po’ di stanchezza”.
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