“Comporre musica è una metafora della vita, in cui abbiamo bisogno sia di sintonizzarci armoniosamente con gli altri, con la società e con le sue leggi, sia di dare spazio all’originalità del modo di essere e di esprimersi di ognuno”. Lo ha detto Papa Francesco, ricevendo in udienza questa mattina, nel Palazzo Apostolico, i partecipanti al “Christmas Contest”.
Soffermandosi su due parole “Armonia e creatività”, il Pontefice ha evidenziato che “non sono in contrasto”: “Infatti, la ricerca dell’armonia, che richiede impegno, dedizione e costanza, nella musica come nella vita, non umilia, ma libera l’unicità di ciascuno, offrendo all’artista gli strumenti per comunicarsi in modo comprensibile agli altri, così da diventare un dono costruttivo per la gioia di tutti”.
Continuando la propria riflessione, il Papa ha sottolineato come “ciò che l’artista condivide in ogni sua opera parla di sentimenti unici, personali ed intimi”. “Così nelle composizioni che presentate al Contest, dietro ciascuno dei titoli che avete proposto, ci date la possibilità di incontrarvi in un momento irripetibile, quello dell’ispirazione, che è tutto vostro, ma che avete voluto condividere”. Questo concorso si svolge in vista del Concerto di Natale, durante il quale saranno eseguiti i brani dei primi classificati. “Sembra un po’ presto parlare di Natale adesso, a metà settembre – ha osservato -. Le feste importanti, però, si cominciano a preparare in anticipo, e la Nascita di Gesù merita questo e altro! E poi la musica non ci parla solo di noi, ma anche della ricerca di Dio, e talvolta di Dio stesso! Ed è bene, perché l’armonia e la creatività, di cui ho voluto dirvi qualcosa, si trovano prima di tutto in Lui, e il Natale le mostra in un modo speciale e commovente, regalandoci il farsi piccolo del Signore per noi, il suo farsi uomo per comunicarci il calore infinito del suo amore divino”. “Nel Natale Dio, la Parola eterna – ha concluso – viene ad ascoltarci e si mette all’opera per fare armonia con l’umanità, mentre nella sua sorprendente creatività ci guarda attraverso gli occhi di un bambino, stupendoci con la sua innocente tenerezza. E questo non accade solo il 25 dicembre, ma ogni giorno!”.
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